Torino, a scuola di sicurezza sul lavoro. Presentata ieri la sesta edizione di "Uscite di sicurezza"
Per creare consapevolezza e diffondere cultura partendo dalle giovani generazioni
I numeri parlano chiaro e sono preoccupanti: nel 2023 sono stati 75 i morti sul lavoro soltanto in Piemonte. Più di sei persone che, ogni mese, sono uscite di casa per andare in fabbrica o in ufficio e non sono più tornate dai propri cari.
E' stato proprio partendo da questi angoscianti numeri che raccontano meglio di tante parole il dramma delle morti bianche, che è nato, dopo la tragedia della Thyssenkrupp e ora giunto alla sesta edizione (presentata ieri mattina 28 febbraio al IPS "Jacopo Beccari"), il progetto "Uscite di sicurezza" per creare e diffondere una cultura della sicurezza sul lavoro, partendo dai giovani.
Alla presentazione hanno partecipato alcune classi degli Istituti Beccari, Birago, e Bodoni-Paravia, in rappresentanza di quel mondo giovanile cui è rivolto questo percorso che vuole ricordare l’importanza della sicurezza nella vita e nel lavoro che hanno dialogato con l'assessora al Lavoro di Torino, Giovanna Pentenero e con il procuratore aggiunto della Procura di Torino, Vincenzo Pacileo.
«La Città di Torino è costantemente al lavoro su soluzioni, anche legislative, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori - ha sottolineato Pentenero - per difendere i più deboli dai ricatti e dalle corse al ribasso su salari e difese» mentre Pacileo ha ricordato che il mancato rispetto delle norme di sicurezza è causato dalla volontà di “tagliare” i costi di formazione, informazione e rinnovamento tecnologico, ma anche dalla mancata conoscenza delle regole, sia da prte dei datori di lavoro che da parte dei lavoratori stessi.