Stop ai camici nei bar e nelle mense degli ospedali di Torino: questione di igiene. Circolare del commissario Thomas Schael

Niente più pausa caffè o spuntino al bar, né pranzo in mensa, per i medici e gli operatori sanitari che indossano camici o divise da sala operatoria. La nuova direttiva, contenuta in una circolare del commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino, Thomas Schael, vieta l'accesso ai locali di ristoro degli ospedali con gli abiti da lavoro, per motivi di igiene.
La circolare, inviata ai direttori sanitari, ai responsabili delle strutture sanitarie, all'ufficio personale e ai direttori delle scuole di specializzazione, sottolinea che l'accesso alla mensa e ai bar con le divise da lavoro «costituisce comportamento non conforme alle disposizioni aziendali».
Schael invita i direttori a far rispettare il divieto e chiede ai gestori dei servizi di ristorazione di collaborare, negando il servizio a chi indossa la divisa. In pratica, un medico in camice bianco potrebbe vedersi rifiutare il caffè al bar. La decisione, spiega la direzione dell'ospedale, è motivata dalla necessità di garantire la massima igiene negli ambienti di ristoro, evitando la diffusione di eventuali agenti patogeni presenti sulle divise da lavoro.
La circolare ha suscitato reazioni contrastanti tra il personale sanitario, con alcuni che esprimono comprensione per le ragioni igieniche, mentre altri lamentano le difficoltà pratiche che il divieto comporta.