Sarà la fine della corsa ad ostacoli della Commissione per la parità di genere e legalità? Ai posteri l'ardua sentenza
Dopo mesi di inattività la Commissione per le Pari Opportunità e la Legalità, la cui vita è stata finora caratterizzata da una vera e propria corsa ad ostacoli e che per questo ha prodotto finora scarsissimi risultati, si è riunita a fine gennaio per prendere atto delle dimissioni dalla presidenza di Chiara Mingrone. Uno di quei giovani di cui tanto si era parlato in campagna elettorale. Uno di quei giovani under 30 da far crescere in un'ottica di ricambio generazionale. E Chiara era partita piena di entusiasmo e voglia di fare. Per dare un contributo alla propria città. Ma un contributo si può dare solo se te lo lasciano dare, altrimenti meglio scegliere un lavoro per cui tanto hai studiato. E Chiara Mingrone ha scelto (almeno ufficialmente il lavoro) rimanendo però nella commissione come semplice componente.
Al suo posto è stata nominata, come ampiamente prevedibile, Vita Interrante, maestra alla scuola primaria cittadina, ma soprattutto moglie del presidente del Consiglio comunale, Salvatore Messina.
La Commissione convocata dalla vicepresidente Angela Grimaldi ha preso atto delle dimissioni di Chiara Mingrone e ha proceduto alla già citata nomina. Una nuova figura che ne raccogliesse la magra eredità: le attività della CPO erano, infatti, ferme all’ultimo evento del 25 giugno 2023, poi vuoto totale. Un silenzio assordante anche per il 25 Novembre (Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne), mentre nel resto d’Italia, dal più piccolo Comune alla più grande Città, si sono alternate iniziative intorno alla morte di Giulia Cecchettin ed al tema del patriarcato. Ad organizzare un incontro piuttosto generico, come tanti ce n'erano stati negli anni precedenti, e una dimostrazione di difesa personale era stato, infatti, l'assessorato, guidato da Gerlando Bontà, che aveva del tutto esautorato la Commissione.
Ma torniamo all'incontro di fine gennaio durante il quale le rappresentanti delle opposizioni - Angela Grimaldi, Jessica Coffaro e Marina Fragiacomo - hanno provato ad evidenziare le problematiche interne e le difficoltà a riunirsi per progettare un percorso programmato durante il quale «siamo state accusate di lavare in pubblico i “panni sporchi” e di mancata lealtà all’assessore di riferimento - spiegano-. Da cui è arrivato il "niet" alla proposta di nominare Angela Grimaldi alla presidenza, in un’ottica di alternanza e pari opportunità, anche in considerazione del fatto che la presidente uscente era stata “imposta” dall'Amministrazione che governa il paese. Nessun ragionamento costruttivo e di apertura ha lasciato il passo alla rigida posizione dei tre rappresentanti di maggioranza (Emanuele Verderame, Fabrizio Galasso e Vita Interrante, Chiara Mingrone era assente) che hanno portato a casa la presidenza di Interrante con un 3 a 3 che non rappresenta neppure la maggioranza della CPO».
Insomma tutto era già scritto e deciso fin da quando Anna Cuzzilla si era dimessa cedendo il posto a Vita Interrante che dalle colonne di un giornale locale della zona si auto esalta per tutte le sue qualità e titoli in cui dichiara di voler, citiamo testualmente «dare un nuovo volto alla CPO, scrivendo un nuovo capitolo, costituito di azioni, unione d'intenti e attività future per dare voce a chi non ce l'ha. Molta attenzione sarà prestata alla "Settimana della legalità" e ci auguriamo e ci auguriamo di instaurare un rapporto di collaborazione con le scuole...La commssione sarà aperta tutti (come del resto è sempre stata ndr) in quanto siamo convinti che il nosto operato debba svolgersi alla luce del sole».
Ma c'era davvero bisogno di una medaglietta appuntata sul petto per fare tutte queste cose e contribuire al lavoro di questa Commissione che a Caselle esiste da almeno dieci anni e che in passato ha organizzato decine di iniziative e lasciatecelo dire, la signora Interrante che pure insegna a Caselle da anni, mai l'abbiamo vista partecipare o portare il proprio contributo?
Staremo a vedere se davvero trasparenza e collaborazione avranno la meglio sulle logiche di potere (seppure piccolo), per ora non ci resta che augurare buon lavoro alla CPO...finalmente.
