Il 15 e 16 marzo, tra nebbia fitta e abbondanti nevicate, si è svolto con successo il 5° stage di addestramento per unità cinofile da valanga e battitori, un’esercitazione che ha visto impegnati oltre 20 volontari nella stazione sciistica di Pian del Frais a Chiomonte.
Organizzato dalle Odv aderenti alla Commissione Protezione Civile di Vol.To, tra cui l’Associazione Nazionale Polizia di Stato Ivrea/Torino Protezione Civile ODV e l’Associazione Emergenza 4X4 ODV, lo stage ha rappresentato un'importante opportunità di formazione per migliorare la prontezza operativa dei soccorritori in scenari di emergenza montana.
Le difficili condizioni atmosferiche non hanno fermato i volontari, che hanno affrontato simulazioni di ricerca e soccorso in situazioni critiche. Durante l’addestramento, i partecipanti hanno affinato le proprie capacità operative in scenari reali, mettendo alla prova la loro mobilità in quota e la gestione delle emergenze in condizioni estreme.
Il programma ha incluso un’ampia gamma di esercitazioni, tra cui: utilizzo di attrezzature di sicurezza come ARTVA, pala e sonda; tecniche di ricerca con unità cinofile e battitori, sia di giorno che di notte; guida su terreni innevati con montaggio di catene da neve; orientamento con bussola, carta geografica, GPS e radio geolocalizzate. Questi strumenti e tecniche sono fondamentali per la ricerca e il salvataggio in ambienti montani impervi, dove il fattore tempo è cruciale per la sopravvivenza delle vittime di una valanga.
Mentre i volontari si addestravano, a pochi chilometri di distanza, a Salbertrand e a Pragelato, si sono verificati due incidenti legati a valanghe, che hanno travolto alcuni escursionisti. Questi episodi hanno confermato l’importanza della preparazione e della formazione per affrontare emergenze di questo tipo.
Stefano Lergo, presidente della Commissione Protezione Civile di Vol.To, ha commentato: «purtroppo, gli incidenti verificatisi nelle vicinanze ci ricordano quanto sia cruciale la prontezza di intervento nelle situazioni di emergenza, soprattutto quando l’imprudenza di alcuni escursionisti complica ulteriormente le operazioni di soccorso. L’aumento dei fenomeni naturali, come le valanghe, sottolinea l'importanza di formare non solo i frequentatori della montagna, ma anche i volontari della protezione civile. Anche se non sono specialisti del soccorso tecnico in montagna, capita che debbano operare in ambienti critici a supporto degli esperti. La protezione civile è un lavoro di squadra, e per questo continueremo a investire in questi percorsi di formazione».
L’esercitazione rappresenta un passo fondamentale nella preparazione dei volontari in vista del 14° Campo Scuola di Protezione Civile, che si terrà nei prossimi mesi. L’evento ha confermato il valore della collaborazione tra volontari e istituzioni, sempre più necessaria per affrontare le emergenze naturali in montagna e in altre aree a rischio. Un addestramento che non solo migliora l'efficacia dei soccorsi, ma contribuisce anche a diffondere consapevolezza e cultura della sicurezza in alta quota.