Sab, 2 Ago, 2025

Piemonte, la Giunta Cirio aumenta l’Irpef a lavoratori e pensionati, ma lascia 8.500 anziani senza RSA

Piemonte, la Giunta Cirio aumenta l’Irpef a lavoratori e pensionati, ma lascia 8.500 anziani senza RSA

Mentre la Giunta Ciriomette le mani nelle tasche dei piemontesi con l’aumento dell’IRPEF, migliaia di famiglie continuano a essere lasciate sole ad affrontare l’emergenza della non autosufficienza. È l’accusa durissima che arriva dalle consigliere regionali di AVS, Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro, dopo un pomeriggio infuocato (quello di ieri martedì 29 luglio) in I Commissione, dove tutti i loro emendamenti per destinare risorse agli anziani ricoverati in RSA sono stati di fatto ignorati.

I numeri, snocciolati dalle esponenti di AVS, fotografano una situazione preoccupante: 8.592 anziani piemontesi hanno già ottenuto dalle Unità di Valutazione Geriatrica il riconoscimento della quota sanitaria mensile di 1.500 euro, ma restano in lista d’attesa per un posto in RSA. Dietro quei numeri ci sono famiglie costrette a gestire da sole un carico economico e assistenziale enorme.

Il dramma non è uniforme ma colpisce tutto il territorio: quasi 5.000 nuclei familiari solo nell’area di Torino, 424 nel vercellese, 393 a Biella, 350 nell’ASL novarese, oltre 1.400 nel cuneese, 485 ad Asti e quasi 900 nell’alessandrino.

«Riconoscere la quota sanitaria non è un favore, ma un diritto» tuona AVS, ricordando che la copertura dei costi di degenza in RSA per gli anziani non autosufficienti rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

«Eppure - denunciano - mentre la Regione trova il modo di far cassa su lavoratori e pensionati, aumentando l’IRPEF ai ceti medio-bassi, nemmeno un euro aggiuntivo viene destinato alla voce “non autosufficienza”, ormai una vera emergenza sociale».

Una scelta politica che, secondo AVS, non ha giustificazioni «La Giunta Cirio preferisce spremere i cittadini piuttosto che garantire i diritti fondamentali di migliaia di anziani e delle loro famiglie».

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