Scontro all'ultimo Consiglio regionale pre pasquale sul tema degli insediamenti logistici. Fratelli d’Italia ha respinto con decisione la proposta avanzata dai gruppi di opposizione di centrosinistra, definendola «inadeguata, costosa e scollegata dalla realtà attuale della logistica».
«La sinistra si dimostra ancora una volta contro le imprese e lo sviluppo - ha dichiarato il capogruppo FdI, Carlo Riva Vercellotti - Dopo aver evitato il confronto in Commissione, si è presentata in aula con un testo che aumenterebbe solo i costi e la burocrazia, penalizzando il settore produttivo».
Secondo Marina Bordese, consigliere regionale di FdI e vicepresidente della Commissione Pianificazione Territoriale e Urbanistica, la proposta dell’opposizione è troppo rigida: «non si può ridurre la logistica a un’unica destinazione urbanistica, valida indistintamente per qualsiasi insediamento. La logistica oggi è fatta di molteplici realtà con esigenze differenti».
Bordese ha poi sottolineato l’importanza di distinguere tra le diverse tipologie di insediamenti: «esistono strutture a servizio della produzione, della grande distribuzione, della consegna diretta al consumatore, dei trasporti intermodali, delle aree di sosta sicure per mezzi pesanti, e dei punti di rifornimento con nuovi vettori energetici. Trattarle tutte allo stesso modo significa ignorare la complessità del settore».
La consigliera ha inoltre criticato l’introduzione di nuovi vincoli urbanistici, ritenendoli dannosi per le attività già esistenti e potenzialmente bloccanti per i futuri sviluppi. «Se vogliamo davvero limitare il consumo di suolo – ha aggiunto – bisogna puntare sul recupero e la riqualificazione delle aree industriali e artigianali dismesse, già dotate delle necessarie infrastrutture».
Riva Vercellotti ha infine sottolineato come la proposta della sinistra non abbia trovato sostegno neppure tra le autonomie locali e le realtà produttive: «mentre loro si dividono e litigano su una legge che non riescono neppure a votare compatti, noi continuiamo a lavorare per rendere il Piemonte più attrattivo per le imprese e per favorire lo sviluppo economico della nostra Regione».