L’Unitre, Università delle tre età di Borgaro, presieduta da Marco Codegone ha celebrato ieri, martedì 7 maggio, nel teatro di Cascina Nuova i 35 anni di fondazione. Anni ben portati visto il numero di persone presenti in sala, i circa 150 soci partecipi ed entusiasti ed un’ intensa attività socio-culturale svolta spesso in collaborazione con le associazioni culturali, sociali, sportive del territorio e come ha sottolineato il presidente «con il costante sostegno e patrocinio delle Amministrazioni che si sono avvicendate».
Una cerimonia semplice ma significativa a chiusura dell'anno accademico con un'ultima lezione tenuta dall'avvocato Stefano Stopazzola e un piccolo spettacolo teatrale, ma soprattutto il ricordo della nascita di questa importante associazione e presidio socio-culturale del territorio. Dall'esordio, 35 anni fa, su iniziativa di Lucia Bellone con la sezione Ciriè Valli di Lanzo, presieduta da Luigi Brizio.
«La nostra sede di Borgaro, pochi anni dopo - ha ricordato Codegone - ha costituito le sezioni di Caselle con presidente Manuela Crusiglia e di Mappano (che ha recentemnte festeggiato i 25 anni) con l'ingegner Franco Borsello, l'attuale past president (presente in sala con l'attuale presidente Giorgio Folchi ndr) divenute poi sedi autonome. In questi anni abbiamo avuto tra i docenti professori universitari, professionisti e cultoridi grande valore e nell'organizzazione collaboratori seri e impegnati e "soci studenti" interessati e partecipi. Dalle istituzioni, a parte qualche momento difficile iniziale, abbiamo sempre ricevuto attenzione e incorraggiamento e siamo quindi felici di celebrare questo speciale anniversario».
A rappresentare l'Amministrazione, ieri, l'assessore alla cultura e alle associazioni, Eugenio Bertuol che a nome del Comune e della comunità ha consegnato una targa commemorativa all'Unitre.
«Se c'è un motivo per cui Borgaro è rimasta viva e vivace in tutti questi anni - ha commentato Bertuol - è perchè l'Unitre ha contribuito significativamente a questo risultato. Lo ha fatto con la passione e i soci che hanno iniziato questo percorso e di quelli che poi hanno proseguito dedicando il loro tempo, mettendo a disposizione la loro fantasia, le loro competenze alla costruzione di qualcosa che andasse oltre la semplice partecipazione. Perchè ci sono tanti soci che partecipano, ma anche tanti che offrono il loro contributo attivo e questa è una cosa importante nelle associazioni. Il mio augurio è che ci siano sempre persone nell'associazione pronte ad offrire il loro contributo attivo per i corsi, i laboratori, le visite, le gite. Continuate a coinvolgere altre persone come avete fatto fino ad oggi. Unitre significa università della terza età, ma anche per la terza età ossia per creare per questa fascia di popolazione, rapporti, occasioni di incontro e socialità che rendono più viva la città».
E per concludere in bellezza l'anno accademico domenica 12 maggio alle 11 nell'area verde di via Italia, l'Unitre inaugura il "Giardino Botanico".}