Una cerimonia semplice, ma carica di emozione, ha accompagnato la scopertura della targa 25 marzo
«Noi prima o poi andremo lassù, ma tu caro Vinci con questo grande dono dell'intitolazione della piazza rimarrai sempre a Borgaro». Sono le parole pronunciate tra l'emozione e le lacrime da Maria Concetta, sorella del compianto e mai dimenticato Vincenzo Barrea, cui ieri l'Amministrazione ha intitolato, ieri, domenica 24 marzo, la nuova piazza della rinnovata e riqualificata via Lanzo che fino ad un anno fa divideva in due il paese alle porte di Torino e che ora proprio quella piazza unisce il territorio come una cerniera ed è diventata luogo di aggregazione e condivisione.
Quasi una metafora, intitolarla proprio a lui che così l'ha immaginata e voluta e nella sua attività amministrativa e politica ha sempre cercato di unire per il bene comune. Un'idea di servizio per la comunità nata fin dalla giovane età quando arrivato a Borgaro da Banzi in provincia di Potenza, con la sua famiglia nel 1972, quella strada maestra aveva iniziato a seguirla, come hanno raccontato a turno le persone che si sono succedute sul palco, contribuendo alla nascita di associazioni e iniziative culturali : da Lucio Geraci che non senza emozione ha raccontato dalla nascita della Pro Loco al gruppo di Protezione Civile; Raffaele Terlizzi, presidente dell'associazione lucani di Borgaro che ha raccontato come è nato quel sodalizio che fa proprio riferimento alla sua terra e che da sempre sviluppa iniziative culturali con le scuole; all'ingegner Marco Codegone che presiede l'Unitre e che da docente del Politecnico ha potuto conoscerlo prima come studente del Politecnico poi come amministratore pubblico.
Ma non solo: sul palco si sono avvicendati anche il sindaco di Caselle, Giuseppe Marsaglia che lo ha ricordato come amministratore, ma soprattutto amico sempre pronto a dispensare utili consigli, il consigliere regionale PD Alberto Avetta e la consigliera metropolitana Caterina Greco che non hanno esitato a descriverne le indubbie doti e grandi competenze di politico, davanti ad un parterre d'eccezione formato da tanti sindaci e amministratori provenienti un po' da ogni parte, da tutte le associazioni del territorio, ma soprattutto da tanti semplici cittadini che hanno amato e apprezzato Vincenzo Barrea. E poi il sindaco Claudio Gambino che con Vincenzo ha lavorato per anni fianco a fianco «oggi non è una giornata dell'amicizia, è una giornata in cui vogliamo consegnare definitivamente alla memoria e alla storia della nostra città la figura di un grande sindaco. Un sindaco che ha saputo dare tanto a Borgaro con l'impegno, la preparazione e la visione che aveva. La piazza che oggi gli dedichiamo è proprio un esempio di questa sua grande capacità di vedere avanti e questa piazzza che vedete è la più bella cosa che ho potuto fare da sindaco e oggi intitolarla a Vincenzo Barrea».
Anche il sindaco di Banzi, paese lucano, Pasquale Caffio, paese che ha dato i natali a Barrea ha voluto con una lettera essere virtualmente presente alla cerimonia.
Una cerimonia semplice ma carica di emozioni, in particolare l'intervento della sorella Maria Concetta che con grande naturalezza ha descritto quel fratello tanto amato, ringraziando l'Amministrazione per quella scelta che riempie di orgoglio lei e tutta la sua famiglia «chi mi conosce sa che non mi vanto, ma per Vinci sì. Sono orgogliosa di essere la sorella di Barrea Vincenzo».
A corollario della mattinata l'apprezzato accompagnamento musicale del CDM e questa sera lunedì 25 marzo alle 20,30 al Teatro Italia (via italia 45) va in scena "Concerto per un amico" dedicato proprio a Vincenzo e organizzato dall'Associazione Lucani di Borgaro. Ingresso libero.