Ven, 22 Nov, 2024

Libri di testo per la scuola primaria, il forfait dell'unica cartoleria. Troppo onerosa l'esposizione finanziaria per l'attività

Libri di testo per la scuola primaria, il forfait dell'unica cartoleria. Troppo onerosa l'esposizione finanziaria per l'attività

Non potranno ritirare i libri per i loro bimbi che frequentano la scuola primaria cittadina, le famiglie borgaresi. Non a Borgaro, dove l'unica cartoleria rimasta "Mamilù" in via Lussemburgo, a due passi dalla scuola Defassi, quest'anno ha dato forfait.

E non certo per il servizio che avrebbe dovuto effettuare e che aveva già garantito negli anni precedenti, ma per l'esposizione economica cui sarebbe stata costretta «già a gennaio avevo chiesto un incontro al sindaco per capire come organizzarci - spiega la titolare Anna Vizzari -. Avevo chiesto al Comune di trovare una soluzione condivisa, perchè una piccola attività come la mia non può esporsi economicamente per 16mila euro come avrebbe dovuto essere e mi è stato risposto di farmi un finanziamento in banca».

Spieghiamo l'arcano: in sostanza chi prende in carico il servizio della fornitura dei libri di testo per la scuola primaria (scuola dell'obbligo), alla consegna dei libri anticipa le somme alle case editrici, che nel caso di Anna, sarebbe stato un esborso di 16mila euro con un'esposizione finanziaria, in tempi così difficili anche per chi ha una realtà economica come una cartolibreria, già penalizzata pesantemente dalla crisi finanziaria, che può generare uno squilibrio economico tale da pregiudicare il futuro dell'attività.

«Questo è quello che ho spiegato al Comune con l'obiettivo di trovare insieme una soluzione appunto che garantisse la mia attività e il servizio alle famiglie - prosegue - e dal momento che la risposta è stata quella di fami un finanziamento ho deciso di rinunciare. Ho tre figli e certo non posso permettermi il lusso di mandare a gambe all'aria la mia attività».

Anche perchè i tempi del commercio sono diversi da quelli di un ente pubblico «chiedevo solo un semplice sostegno, la risposta è stata negativa e di consenza non ho potuto far altro se non rinunciare al servizio. Mi spiace per le famiglie che saranno costrette a recarsi altrove, ma mi era proprio impossibile agire diversamente».

Forse sarebbe il momento per i Comuni che ancora non l'hanno fatto, dematerializzare le ormai desuete cedole da ritirare a scuola, consegnare a cartolerie e librerie che a loro volta le recapiteranno al Comune che liquiderà il dovuto. In fondo siamo nel 2024 e ormai il mondo viaggia sulla rete!

 

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