Il rudere di via D'Andrà, abbandonato da anni, frutto di un fallimento andato poi all'asta è stato acquistato e al suo posto sta spuntando un condominio e chissà che, finalmente, quella parte di via, a poche centinaia di metri dal centro storico ridotta da tempo immemorabile a "cacatoio" per i piccioni, non venga finalmente riqualificata. Tant'è che tempo fa qualcuno pieno di spirito aveva messo dei cartelli rinominando la via con un toponimo non proprio edificante.
Resta solo da capire ora cosa il Comune vorrà farne dell'ex cadente fienile sull'adiacente piazza Garambois a pochi metri dall'ufficio postale, dalla piazza dedicata al carabiniere Paolo Canavera, ribattezzata a Natale di due anni orsono "piazza della gentilezza" e colorata tutta di viola.
Quell'ex fienile cadente e recintato con rete ormai ridotta ai minimi termini e da anni la vergogna della città. Chissà che ora l'acquisto della ex cascina Chiabotto e la riqualificazione attraverso la costruzione di nuovi alloggi non porti un nuovo volto all'intera area dove tra l'altro insiste un parcheggio e grazie all'intubamento del canale è stata aperta anche una via di accesso diretta alla centrale via Cravero.
Chissà che l'autunno, anche a Caselle, non porti piacevoli - soprattutto dal punto di vista estetico - novità. Abitare in una bella e curata città, in fondo, non fa schifo a nessuno.