Mer, 30 Ott, 2024

Panero, Lico, Conforti, Gilestro e Faccilongo, la squadra di Torella per governare. Il debutto del nuovo Consiglio

Panero, Lico, Conforti, Gilestro e Faccilongo, la squadra di Torella per governare. Il debutto del nuovo Consiglio

L’insediamento del nuovo Consiglio comunale a guida Luca Torella, avvenuto giovedì 11 luglio, non è certo stato propiziato dagli eventi.

Sala consiliare sold out

C’era da immaginarsi che questo appuntamento cittadino avrebbe richiamato un folto numero di curiosi, sostenitori delle varie forze politiche, ma anche più semplicemente amici e famigliari di tanti consiglieri al loro debutto nel parlamentino leinicese. Così fin dal tardo pomeriggio - il Consiglio era stato indetto per le 19,30 - si sono assiepate decine e decine di persone nei corridoi angusti e piccoli del già vetusto palazzo municipale. In barba ad ogni più elementare regola di sicurezza, se da un lato è stato bello vedere così tanta partecipazione, qualche perplessità sull’organizzazione e gestione dell’evento, è emersa in più di un cittadino, oppresso non solo dalla canicola ma anche dalla calca. Ma le problematiche di natura tecnica ed organizzativa hanno continuato ad imperversare lungo tutta la seduta di insediamento.

leini pubblicoPubblico delle grandi occasioni

Inutilizzabile il sistema dei microfoni. Al punto tale che per poter prendere la parola, i Consiglieri dovevano passarsi gli unici due microfoni funzionanti, dando vita a gustosi siparietti che inevitabilmente spezzavano il dibattito avviato.

Ma il clou è stato raggiunto con lo sforzo, risultato poi invano, di condividere il brano dell’inno nazionale, che tradizionalmente apre tutte le sedute del Consiglio comunale leinicese. Dopo ripetuti tentativi i tecnici hanno dato forfait. Ci ha provato ancora un temerario Francesco Faccilongo, con il suo cellulare. Ma niente da fare. Alla fine l’inno è stato eseguito a cappella da tutti i consiglieri... e dal pubblico. Potrebbe essere una buona idea per le prossime sedute.

Anche Giove Pluvio ci ha messo lo zampino, scatenando un fragoroso quanto inaspettato temporale estivo, i cui tuoni, in alcuni momenti, sovrastavano la voce dei consiglieri.

Qualcuno a questo punto si chiederà giustamente se il Consiglio è poi finalmente partito?

Sì, tra tante facce emozionate, il sindaco serio e composto come l’occasione richiede, accompagnato dalle inevitabili schermaglie dialettiche fra maggioranza ed opposizioni, a dire il vero poche e limitate, in questa occasione, nel rispetto del bon ton istituzionale. Con un tetragono Renato Pittalis, ex sindaco, quasi un convitato di pietra all’assemblea, che non è mai intervenuto, salvo per questioni tecniche o puramente burocratiche, smentendo comunque le tanti voci che lo davano come dimissionario fin dalla prima seduta.

La numerosa platea ha avuto comunque modo di apprezzare le metafore legate alla geologia, offerte come pillole di saggezza, in formato bonsai, dal consigliere Giuseppe Musolino che ha ricordato che «due colline quando si incontrano formano una montagna» riferendosi al successo elettorale maturato dal suo gruppo e da quello di Francesco Faccilongo, che cinque anni fa, al contrario si presentarono divisi.

Salvatore MartoranaSalvatore Martorana

Metafore a parte il pubblico ha avuto modo di assistere ad un intervento particolarmente “ispirato” del consigliere Salvatore Martorana di FdI, che in una ideale passeggiata lungo le vie di Leinì, leggendo la toponomastica, ha voluto ricordare ed onorare i tanti leinicesi del passato, dai caduti delle guerre risorgimentali alla Liberazione. Con un aggancio alla situazione attuale ed alle tante problematiche che vivono le famiglie leinicesi. A tal proposito, sempre il consigliere Musolino, ricordato l’impegno svolto dall’amico Mimmo Lucano, ha chiesto ed ottenuto un minuto di silenzio per tutte le vittime dei naufragi, scomparse nel tentativo di sbarcare sulle coste italiane.

Marco Chiabrando gruppo pittalisMarco Chiabrando

Indubbiamente, l’intervento politico più significativo di tutta la serata è giunto dal consigliere di opposizione Marco Chiabrando, in gran forma. Il tema in questione riguardava l’elezione del presidente del Consiglio comunale, cosa che, cinque anni fa, vedeva a parti ribaltate, la stessa Gabriella Leone ad invocare la presidenza, dai banchi della minoranza. Solo il primo di una lunga querelle che animò per un quinquennio i difficili rapporti fra la maggioranza Pittalis e le opposizioni. Ebbene, fra lo stupore di molti, Chiabrando, nel suo primo intervento dai banchi della minoranza, ha riconosciuto ed accettato che l’incarico di presidenza andasse ad un nome della maggioranza, cosa che è poi avvenuta, con l’elezione di Gabriella Leone, chiedendo però alla maggioranza «come vorreste essere accolti? Io mi ricordo, cinque anni fa, che dal posto che ricoprivo in maggioranza mi aspettavo una opposizione per il bene comune del Paese, che partisse dalle valutazioni e giudizi sull’operato e non sulla singola persona. Noi non siamo – ha precisato Chiabrando – come quella consigliera rancorosa che cinque anni fa, che iniziò il dibattito, parlando di noi come un “guazzabuglio politico”. Allora avevate annunciato che la rotonda della 460 era praticamente fatta, la Provana servizi salva. Mi ricordo ancora quell’agosto infernale dove io ed il sindaco facemmo poi l’impossibile per salvare realmente la Provana. Fummo accusati di essere una “associazione temporanea di imprese portatrici di interessi”. Andate a vedere la mia dichiarazione dei redditi e vedrete come l’interesse personale non è mai stato anteposto a quello del bene comune del paese». Accuse, veleni, calunnie che contraddistinsero un lustro di rapporti fra minoranza e maggioranza.

«Ma state tranquilli – ha concluso Chiabrando in una silente sala consigliare – noi non siamo come voi. Noi non faremo la vostra opposizione. Valuteremo le capacità e le competenze di tutti e ciascuno, partendo dagli assessori più giovani, mantenendo come unica bussola il bene di Leinì».

Leini giunta 2024La nuova Giunta comunale

Il giuramento del sindaco e l'annuncio della Giunta

Come da prassi il neo sindaco Luca Torella, dopo l'emozionante giuramento, ha annunciato i componenti della sua Giunta, mantenendo per se le deleghe all’Edilizia Privata e Pubblica, Pnrr e Lavori Pubblici. Questi i nomi della Giunta: Maria Grazia Lico con deleghe Attività Produttive, Commercio, Manifestazioni, Eventi, Agricoltura;  Francesco Faccilongo Viabilità, Sicurezza Stradale, Polizia Municipale e Protezione Civile; Luca Conforti Bilancio, Tributi, Partecipate, Giovani, Associazioni e Cultura; Andrea Gilestro Ambiente, Sport, Istruzione, Decoro Urbano, Trasparenza e Partecipazione;  infine Bruna Panero, Casa, Terza Età lavoro ed Occupazione nominata anche vicesindaca.

Il debutto di Torella

Non ha nascosto la soddisfazione Luca Torella, che ha visto il compimento dei fatidici ed questo punto straordinari 20 passi del suo programma elettorale, che lo hanno condotto allo scranno più importante della città. Il primo cittadino ha letto quello che è inizialmente era stato il cuore pulsante delle motivazioni che hanno spinto l’elettorato leinicese a dare la fiducia a lui ed alla sua compagine politica. Non solo parole su carta. Ma il frutto di un lungo cammino fra i cittadini, le associazioni, le forze sociali e produttive della città, che si è coagulato ora in un fitto programma di governo per i prossimi cinque anni. Qualcuno potrebbe sicuramente obiettare che è il solito “libro dei sogni”, che ogni amministrazione di qualsiasi colore e tipo, annuncia nel giorno del suo insediamento. Ma conoscendo la passione con cui Torella, in questi mesi, in questi anni, è riuscito a motivare e coinvolgere non solo le sue forze politiche, ma tanti cittadini, a volte lontani dall’Amministrazione, le condizioni che queste linee programmatiche ci sono tutte, salvo fattori ed eventi esterni oggi inimmaginabili. Come del resto nessuno poteva immaginare che la giunta Pittalis con le risorse e le forze a sua disposizione, dovette affrontare una delle epidemie più gravi nella storia dell’umanità.

Il programma di governo della città

Un programma fitto ed articolato che parte dal rilancio del settore agricolo e produttivo cittadino, con un maggior coinvolgimento fra gli esponenti dei vari settori e l’amministrazione. Incentivazione di colture alternative, istituzione del peso pubblico. Potenziamento del piano industriale della società partecipata Provana Calore, ampliamento del fotovoltaico con la creazione di comunità energetiche, installazione di colonnine per l’autoricarica di auto elettriche nelle frazioni. Maggiore manutenzione delle aree verdi.

«Come Comune promuoveremo acquisti ecosostenibili – ha proseguito il sindaco – e metteremo in campo agevolazioni per attività che investono sul green. Punteremo ad una maggiore valorizzazione dei prodotti del territorio ed istituiremo il “Bosco del Tempo” per fare didattica in mezzo al verde. Per quanto riguarda il mondo associativo prevediamo l’istituzione di tavoli di confronto periodici con i sodalizi, metodi più snelli per la prenotazione di spazi e per la concessione di contributi, accanto ad una festa per valorizzare il lavoro dei volontari. In tema di Bilancio – ha ricordato Torella – oltre alla presentazione del consuntivo alla popolazione, pensiamo al potenziamento della fiscalità agevolata e un nuovo percorso per la riscossione pubblica. L’abolizione dell’Iperf per i redditi più bassi. La rimodulazione delle fasce Isee per i servizi a domanda individuale. Incentivi ed agevolazioni fiscali anche per il commercio locale accanto alla rivitalizzazione del mercato a Km0».

leini consiglio comunale

Fari puntati sulla gestione del Capirone, intesa come miglioramento degli spazi attuali, accanto alla riqualificazione delle scuole presenti sul territorio. Impegno a favore della legalità e della lotta alla mafia, attraverso iniziative pubbliche e momenti di sensibilizzazione nelle scuole. Molti i punti ed i progetti esposti che si articoleranno nei prossimi cinque anni.

Al termine della prima seduta, l’intero Consiglio comunale ha riconosciuto nella figura di Franco Buo, eletto nella fila della maggioranza, il decano del parlamentino leinicese, per la sua lunga presenza in passato, fra quei banchi e la grande esperienza politica maturata al servizio del città. Buo, come suo solito, ha preferito schernirsi dietro un bonario sorriso, auspicando però che la presenza così significativa di tanti cittadini alla seduta di insediamento del nuovo Consiglio comunale, possa continuare anche nelle riunioni successive, poiché, come ha ricordato il decano del Consiglio «in questa sala si esercita sempre e solo la democrazia, che è al servizio di tutti, non solo per la maggioranza e le opposizioni, ma la comunità civile nel suo insieme».

Vedremo se l’auspicio di Franco Buo, condiviso da molti, sarà confermato nelle prossime sedute.

 

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