Gio, 21 Nov, 2024

Commercio di vicinato: 80mila euro per rilanciarlo, dopo le polemiche dei mesi scorsi. L'assessore Davide Battaglia ci prova

Commercio di vicinato: 80mila euro per rilanciarlo, dopo le polemiche dei mesi scorsi. L'assessore Davide Battaglia ci prova

La crisi del commercio di vicinato è la crisi di un’intera comunità. È la messa in discussione di uno stile di vita e la scomparsa di un servizio primario per i cittadini, specialmente nei centri più piccoli. Mappano non fa eccezione e vive questa tendenza con esercizi commerciali che aprono e chiudono dopo poco tempo.

Un problema sollevato polemicamente a luglio dalle opposizioni in Consiglio comunale che hanno chiesto una soluzione alla maggioranza guidata dal sindaco Francesco Grassi.

Cosa fare per mantenere il servizio "sotto casa" ai cittadini e come? Lo abbiamo chiesto all'assessore al Commercio, Davide Battaglia, che non ha certo la bacchetta magica per invertire la tendenza, ma qualche idea per tentare almeno di invertirla, sì, partendo da quei circa 80mila euro incamerati dal Comune come compensazione dai grandi centri commerciali che circondano il paese, ToDream e SettimoCielo per citare i più grandi.

«Il commercio di vicinato, a Mappano, come del resto in tutta Italia - interviene l'assessore - soffre e non poco la concorrenza della grande distribuzione e dei mega centri commerciali da cui siamo circondati e in più si aggiunge l'online con colossi della distribuzione che certo non aiutano i piccoli negozi al dettaglio, che sono però fondamentali per un territorio. Reggere la concorrenza è diventato sempre più difficile».

Ci avviamo quindi verso la cancellazione del commercio di vicinato?

«No non deve essere questa la strada - risponde -. Durante la pandemia e il lockdown ci siamo più che mai resi conto di quanto fosse importante avere una rete di esercizi vicino casa per accedere facilmente a rifornimenti di prodotti alimentari freschi e di qualità. Sono stati una rete d’emergenza eccezionale a disposizione delle comunità. E noi a Mappano abbiamo scoperto in quel difficile periodo di esserne sprovvisti perchè come abbiamo potuto constatare che solo il Conad fosse sufficiente a rispondere alle esigenze del nostro paese».

Quindi invece di andare verso la chiusura e la desertificazione, Mappano avrebbe necessità di più negozi? 

«Negozi di vicinato, però, - prosegue Battaglia - che puntino sempre più sulla qualità dei prodotti offerti e su un servizio adeguato alla clientela. Inoltre, e questo lo dico come professionista, prima di aprire un negozio andrebbe fatta un'indagine di mercato per valutare cosa, come e dove aprire il negozio e purtroppo questa non è competenza del Comune. L'esercizio commerciale è un'impresa privata».

Allora cosa può fare il Comune per rilanciare il commercio?

«Con gli 80mila euro ricevuti a compensazione - conclude - che non possono essere utilizzati per manifestazioni ed eventi come qualcuno sostiene, perchè vincolati, stiamo dialogando con l'Associazione Commercianti e presto li convocherò per decidere come impegnarli. L'idea, ma ripeto, dovrò discuterne con loro, è queslla di creare infrastrutture di comunicazione, come totem, creazione di siti internet, anche perchè no di e-commerce, nuove insegne per i negozi. Insomma tutto quanto possare innescare attrattività. E poi la partecipazione a bandi per trovare finanziamenti. E' anche necessario creare un filo conduttore per le manifestazioni e gli eventi che vanno proprio a vantaggio del rilancio commerciale. Lasciare tutto al caso, come abbiamo avuto modo di vedere in questi anni, non porta nulla di utile».

 

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