Un boato improvviso, poi le fiamme che in pochi minuti hanno avvolto uno dei reparti interni della Euro Stamp, azienda specializzata nella progettazione e produzione di paraurti e griglie in plastica per autovetture, in via Airauda a Pianezza. L’incendio, divampato poco prima delle 19, ha sprigionato una densa colonna di fumo nero, visibile non solo dai comuni limitrofi come Collegno, ma persino dalla tangenziale Nord e Sud di Torino.
Sul posto sono arrivate dieci squadre dei vigili del fuoco con diversi mezzi, nucleo NBCR e droni per monitorare situazione dall'alto. A supporto anche le ambulanze del 118, pronte a intervenire in caso di intossicazioni.
L’azienda che sorge a ridosso della rotatoria che conduce alla zona industriale della città, e l’allarme si è diffuso rapidamente tra lavoratori e residenti. Decine di curiosi si sono affacciati a distanza di sicurezza per osservare le lingue di fuoco che uscivano dai capannoni, mentre i soccorritori stanno lavorando senza sosta per contenere l’incendio ed evitare che si propaghi alle aree vicine, mentre parte della struttura è crollata.
Il sindaco di Pianezza, Antonio Castello, ha immediatamente diramato un avviso urgente alla popolazione: «Restate in casa e tenete chiuse le finestre fino a nuovo ordine». Analogo invito è stato rivolto anche dai sindaci dei comuni limitrofi, Venaria Reale e Beinasco, preoccupati per la nube tossica che il vento ha spinto verso i centri abitati.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore regionale all’Ambiente, Maurizio Marnati, che in una nota ha spiegato: «Il materiale in fiamme è plastico, il fumo è molto denso e potenzialmente pericoloso per la salute. L’Arpa è intervenuta immediatamente per eseguire i rilievi sulla qualità dell’aria. In attesa dei risultati, si raccomanda ai cittadini di non uscire di casa e di mantenere chiuse porte e finestre».
Al momento non si registrano persone coinvolte, ma la situazione resta critica. Le cause dell’incendio sono ancora sconosciute: non si esclude un guasto tecnico, ma tutte le ipotesi restano aperte. Intanto, la colonna nera che si alza dall’Eurostam continua a ricordare ai cittadini la fragilità delle aree industriali in caso di emergenza.