Con finte macchie di sangue e vestiti lacerati, era solito simulare l'investimento
Può essere considerato uno “specialista” della materia visti i precedenti: stiamo parlando della cosidetta “truffa del pedone” ossia la simulazione di un investimento stradale a danno di ignari automobilisti, il più delle volte anziani o donne sole, da parte di un malvivente con abiti lacerati ed eventuali macchie di sangue finte.
L’autore in questione è noto alle forze dell’ordine e alla cronaca in quanto già denunciato e condannato negli ultimi anni per lo stesso reato. Nel gennaio scorso è tornato in azione tentando nuovamente di truffare una automobilista: si è gettato, a piedi, contro la sua autovettura ma la donna, una avvocata penalista che lo aveva già incrociato, lo ha riconosciuto e segnalato alle forze dell’ordine. E così è accaduto anche il 28 marzo, di prima mattina, in pieno centro, nel quartiere Crocetta di Torino, quando una coppia del posto lo ha visto aggirarsi per strada e la donna lo ha indicato al marito come l’autore dello stesso tipo di truffa da lei subita nel 2022 che non ha esitato a chiamare il 112. Dopo pochissimo sono arrivate sul posto due pattuglie del Nucleo Radiomobile del Reparto Operativo Carabinieri di Torino: i militari hanno avuto l’accortezza di rimanere defilati nei pressi dell’autovettura dell’uomo ad attenderlo e quando quest’ultimo è comparso ed è salito a bordo è stato fermato.
L’uomo, un cinquantanovenne giostraio già noto alle forze dell’ordine, annoverava denunce specifiche proprio relative alle “truffe del pedone”, risultava già destinatario di provvedimenti di pubblica sicurezza per il contenimento della pericolosità sociale e, peraltro, utilizzava l’auto sprovvisto di patente di guida, che gli era stata revocata in passato e quando si è reso conto di essere stato scoperto, ha cercato di disfarsi di un fazzoletto sporco di vernice rossa – preparato ad arte per simulare il sangue, oltre ad indossare pantaloni con un vistoso taglio sul ginocchio.
Inoltre, dalla ricostruzione dei fatti è emerso che nella stessa mattinata il presunto malfattore aveva già tentato – senza riuscirci – di truffare altre due persone che lo hanno comunque riconosciuto.
Per lui è scattata l’ennesima denuncia per “tentata truffa continuata” e “guida di veicolo con patente revocata a soggetto con avviso orale”, mentre l’autovettura è stata sequestrata.