Il Piemonte compie un passo storico nella lotta alla solitudine: il Consiglio regionale ha, infatti, approvato la prima legge in Italia contro l’isolamento sociale. A firmare il testo è il consigliere regionale Silvio Magliano, presidente del gruppo "Lista Civica Cirio Presidente" che ha fortemente voluto una norma capace di riconoscere il ruolo sociale dell’ascolto e di sostenere chi vive situazioni di emarginazione relazionale.
Cuore della legge è l’istituzione della Giornata regionale dell’Ascolto, che si celebrerà ogni 21 ottobre, in coincidenza con la Giornata mondiale promossa dalla IFHOH (Federazione Internazionale dell’Ascolto). Una data simbolica, pensata per sensibilizzare l’opinione pubblica e far conoscere ai cittadini i servizi – anche digitali – a cui rivolgersi per ricevere aiuto o semplicemente essere ascoltati.
«La solitudine è un rischio grave per la salute, non solo un problema sociale. Con questa legge vogliamo metterci al fianco di chi combatte ogni giorno contro il silenzio e l’abbandono - spiega Magliano - È anche un riconoscimento per chi, spesso nel volontariato, presta ascolto e supporto emotivo a chi è in difficoltà».
Un osservatorio per monitorare il fenomeno
La nuova norma prevede anche l’istituzione di un Osservatorio regionale per l’ascolto e il contrasto all’abbandono sociale, che vedrà coinvolti gli assessorati alla Sanità e al Welfare, l’IRES Piemonte, le associazioni degli enti locali e il mondo del Terzo Settore. Tra i suoi compiti: monitorare i bisogni emergenti, coordinare le realtà che si occupano di ascolto e promuovere campagne di sensibilizzazione.
Non si tratta di un’iniziativa isolata, ma di una risposta concreta a dati sempre più allarmanti.
I numeri della solitudine in Italia
Secondo il recente rapporto OMS sulle relazioni sociali, ogni anno nel mondo si contano oltre 870mila morti legate direttamente alla solitudine e all’isolamento sociale: sei ogni ora. In Italia, il fenomeno assume contorni preoccupanti. Gli ultimi dati ISTAT (2023) rivelano che il 13% della popolazione non ha una rete di supporto su cui contare in caso di necessità. Tra gli over 75 la percentuale sale al 25%, e tra gli ultraottantenni tocca il 33%.
Ma a soffrire sono anche i giovani: il 18% degli italiani tra i 18 e i 34 anni ha dichiarato di vivere un isolamento sociale significativo. E secondo uno studio dell’Università del Piemonte Orientale, la solitudine incide anche sul decorso di malattie cardiovascolari e oncologiche, con effetti pesanti su salute fisica e mentale.
Allarme salute mentale: boom di richieste d’aiuto
Nel 2023, Telefono Amico Italia ha ricevuto circa 7.000 chiamate da persone con pensieri suicidi, segnando un preoccupante +24% rispetto all’anno precedente. Anche questo dato ha spinto il legislatore regionale ad agire, puntando sulla prevenzione e sul ruolo dei volontari dell’ascolto.
«La solitudine uccide in silenzio – conclude Magliano –. Dobbiamo considerarla una vera emergenza di salute pubblica. Ma non bastano gli slogan: servono strumenti, risorse e il coraggio di affrontare un tema scomodo, ma sempre più urgente».
Con questa legge, il Piemonte si pone come apripista in Italia su un tema che tocca milioni di persone, spesso invisibili. Ora la sfida sarà passare dalle parole ai fatti.