E' possibile che a distanza di tre mesi dall'inizio dell'anno scolastico ancora non si abbiano notizie sulle nuove aule che avrebbero dovuto essere realizzate alla scuola primaria "Oscar Romero"? E' possibile che alla precisa domanda della consigliera Rosanna Schillaci (PD) sulle tempistiche venga risposto dall'assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Di Bella «purtroppo non posso dare con certezza delle date se non che dai prossimi mesi»?
Eppure la scorsa estate quando l'assessore lo avevamo interpellato per sapere quali sarebbero stati i lavori in programma per la riapertura delle scuole a settembre, aveva assicurato che proprio quelli relativi alle due nuove aule della Romero, necessarie una come laboratorio d’informatica e l’altra per il sostegno agli studenti disabili, era ai nastri di partenza. E, allora cosa è successo in questi mesi? Perchè il cantiere non è ancora partito? L'Amministrazione Giulivi che dovrebbe garantire il diritto allo studio e ad un ambiente confacente alle necessità didattiche è consapevole dei disagi che sta creando alle insegnanti di sostegno, costrette ad operare in spazi non sufficienti?
Questi sono i quesiti posti da Schillaci nell'interrogazione, presentata lunedì 25 novembre, all'ultimo Consiglio comunale, a firma non solo del Pd, ma anche di Uniti per cambiare e Movimento 5 Stelle. E come ha giustificato le lungaggini l'assessore Di Bella, alle prese tra l'altro in questo periodo anche con il problema della caldaia alla don Milani? «La causa è un dislivello importante, una barriera architettonica che necessita della costruzione di un tunnel di collegamento con l’edificio principale. Quindi è stato necessario modificare il progetto e confermarlo».
Rosanna Schillaci
Va bene, intoppi e imprevisti possono verificarsi, ma come è possibile che non ci sia una data precisa, ha ancora incalzato Schillaci «quelle sono aule destinate ai ragazzi con disabilità ed è grave che per loro non ci siano ancora spazi adeguati. Era stato promesso alla dirigente scolastica e alle famiglie che le aule sarebbero state pronte con l’inizio del nuovo anno e invece siamo al punto zero e tra l'altro non è neppure chiaro se questi spazi verrano realizzati e soprattutto quando». E in attesa di risposte più consone la consigliera Pd conclude «rimane una verità: le promesse, senza i fatti, pesano. E a pagarne le conseguenze, ancora una volta, sono i ragazzi».
Una riflessione per chi amministra: ma la scuola sempre decantata a parole come luogo fondamentale di formazione delle future generazioni, non dovrebbe essere una priorità per chi amministra un Comune? Non sarebbe opportuno intervenire per le manutenzioni prima che le emergenze si verifichino, ledendo in qualche modo anche quel sacrosanto diritto allo studio di ogni bambino e ragazzo? Sono le stesse domande e riflessioni che si è fatta Schillaci ricordando che era almeno un anno che venivano richieste risposte sia in Commissione sia in Consiglio comunale e dopo 12 mesi si torna daccapo. Amministrazione Giulivi non pervenuta.