Castellamonte ha vissuto, domenica 29 giugno, una giornata intensa, colma di emozione, memoria e orgoglio, celebrando il 95° anniversario di fondazione del Gruppo Alpini locale. Una festa che ha raccolto attorno alle Penne Nere numerosi gagliardetti giunti da tutta la provincia di Torino e oltre, in un abbraccio collettivo che ha confermato il valore e la forza della tradizione alpina.
A fare gli onori di casa è stato il capogruppo Aldo Lorenzato, instancabile guida del gruppo, che ha ricevuto il plauso delle autorità e dei partecipanti per il lavoro svolto. Ad aprire la cerimonia ufficiale, il saluto del sindaco Pasquale Mazza, che ha sottolineato con forza: «Siete in tanti e questo è il segno di un attaccamento vero al territorio, all’Associazione Nazionale Alpini, ma soprattutto alla città di Castellamonte. Il nostro gruppo lavora bene: quando qualcuno viene a trovarti con piacere, è il segno più bello del lavoro fatto con cuore».
Il primo cittadino ha ringraziato in particolare la consigliera regionale Paola Antonetto, presente tra le autorità, e ha rivolto un pensiero speciale a Graziella Piccoli, figlia della medaglia d’oro Marcello Piccoli, a cui è intitolato il gruppo.
“Graziella è sempre presente – ha aggiunto Mazza – è parte viva della nostra memoria collettiva.”
Durante la commemorazione, è stato ricordato anche Renzino, ex capogruppo di un comune dell’Unione Montana Valle Sacra, recentemente scomparso, e Ferdinando Garnerone, già presidente sezionale. Il sindaco ha evidenziato l’impegno concreto degli Alpini durante la pandemia, nelle emergenze locali, e nelle manifestazioni pubbliche: «Non solo parole, ma fatti. Gli Alpini ci sono sempre».
A testimoniare il profondo legame tra i gruppi, sono intervenuti anche rappresentanti provenienti da Monteforte d'Alpone e in particolare dalla frazione Brogno Ligo, terra natale di Marcello Piccoli. Un momento toccante si è avuto quando il capogruppo ospite ha raccontato il suo incontro con Graziella: «Ci siamo guardati negli occhi in chiesa, ed entrambi eravamo commossi. Questo è il senso della storia che ci unisce».
Nel suo intervento, Giuseppe Franzoso, presidente della sezione ANA di Ivrea, ha espresso gratitudine per l’impegno degli alpini castellamontesi e ha portato il saluto della sezione ai numerosi partecipanti, tra cui delegazioni da Verona, Torino e Alessandria, oltre a rappresentanti militari in partenza per missioni in Libano. Franzoso ha voluto anche ricordare le parole lasciate agli Alpini ricevuti in udienza da Papa Francesco nel 2022: «Non siete spettatori. Siete coraggiosi protagonisti del tempo che vivete. La vostra concretezza è Vangelo messo in pratica».
Un messaggio che ben si riflette nello spirito del Gruppo di Castellamonte, che – come sottolineato nel discorso conclusivo – si prepara con entusiasmo a tagliare il traguardo del secolo di vita: «Il 95° è una tappa importante, ma ora si guarda al centenario. E lo faremo come solo gli alpini sanno fare: uniti, con concretezza, con cuore».
Tra canti, discorsi, commozione e la presenza della storica Fanfara di Ivrea, la giornata ha rappresentato non solo una celebrazione, ma un vero inno alla memoria, al servizio e alla fratellanza. Un messaggio forte per le generazioni future: «Non si è alpini per sé stessi, ma per gli altri e con gli altri».