Dom, 28 Apr, 2024

Il dragoncello l’erba aromatica che si usa in cucina per il suo caratteristico sapore, ma che è anche un rimedio naturale

Il dragoncello l’erba aromatica che si usa in cucina per il suo caratteristico sapore, ma che è anche un rimedio naturale

La pianta amica di stomaco e intestino, ottima contro il mal di gola e il mal di denti

Il dragoncello, Artemisia dranunculus, è una pianta aromatica perenne molto particolare dal caratteristico retrogusto amaro, originaria della Russia meridionale e della Siberia conosciuta anche con il nome di estragone, dragone, tarfone, e serpentaria.

La pianta si caratterizza per avere foglie di un verde acceso, sottili e brillanti e fiori piccoli e giallognoli riuniti insieme a formare una specie di pannocchia. Le varietà di dragoncello sono due: dragoncello siberiano o russo e dragoncello francese che si differenziano in particolare per la resistenza della pianta (maggiore nel caso del dragoncello russo e siberiano) e per il sapore (più aromatico del dragoncello francese).

Anche in Italia il dragoncello può essere piantato e coltivato, molto difficilmente lo troviamo invece come pianta spontanea.

Proprietà

Cento grammi di dragoncello apportano all’organismo una quantità media di 295 calorie grazie al suo contenuto di proteine, carboidrati e grassi. Importante, ma meno è la presenza di fibra alimentare. Sono, invece, assenti colesterolo e alcool. Dal punto di vista delle vitamine, la presenza più significativa è quella di piridossina (vitamina B6) e folati DFE. Importante anche la presenza di vitamina C, B2 e B3. E ancora è significativa la presenza di calcio, potassio, magnesio e fosforo.

Benefici

Il dragoncello, se consumato in maniera regolare nella nostra alimentazione può avere

effetto digestivo: un infuso di dragoncello dopo i pasti aiuta a favorire la digestione, anche inserirlo negli alimenti rende più facile il lavoro dello stomaco

- contro il meteorismo: questa erba aromatica ha il potere di ridurre i gonfiori intestinali

- antisettico può tornare utile ad esempio in caso di mal di gola 

- diuretico ha potere depurativo e in particolare è utile ad eliminare i liquidi in eccesso dal nostro corpo

- antinfiammatorio: il potere antinfiammatorio di questa erba aromatica si evidenzia ad esempio in caso di mal di denti e in generale di problemi alla cavità orale

- aromatico ed esaltatore di sapidità: grazie al suo sapore particolare, il dragoncello permette di aromatizzare i cibi evitando o limitando l’uso del sale.

- Infine per chi soffre di inappetenza, inserire il dragoncello nella dieta significa esaltare la sapidità dei cibi, migliorando subito il sapore di ogni piatto e dunque aumentando il senso di fame.

Controindicazioni

Il dragoncello non presenta eccessivi effetti collaterali, e può generalmente essere consumato da tutti. Se ne raccomanda però un uso limitato se non addirittura la non assunzione nelle donne in gravidanza per i potenziali effetti abortivi, e in chi assume farmaci anticoagulanti e ovviamente ai soggetti allergici alle Asteraceae, poiché provoca prurito, arrossamenti o reazioni più gravi. 

In cucina

Dal punto di vista gastronomico, il dragoncello dà il meglio di sé abbinato alle uova, alla carne,  al pesce, alle patate, ai pomodori, agli asparagi e alle cipolle. ed è elemento cardine della famosa salsa bernese, ma  si può impiegare anche nella salsa tartara e nella stessa salsa al dragoncello,  ricetta tipica di Siena, che si realizza con le foglie della pianta, l’aglio e la mollica di pane precedentemente ammollata nell’aceto e nell’olio di oliva. Infine è ottimo mescolato ai formaggi spalmabili o alla panna per condire i tramezzini, evitando così di usare la maionese. 

Curiosità 

Una leggenda  narra di una ragazza di Siena che si innamorò di un dragone (cavaliere) durante il periodo dell’occupazione napoleonica. Il ragazzo un giorno sbattendo i suoi stivali fuori dalla finestra fece cadere dei semi in un vaso. Nacque così una pianta, appunto il dragoncello, il cui nome venne attribuito dall’innamorata per ricordare il suo amore (che nel frattempo era tornato in guerra).

Il nome “dragoncello” potrebbe anche derivare dal fatto che il cespuglio di questa pianta ha una forma che ricorda quella di un piccolo drago così come quella delle sue radici che formano un groviglio.

Mentre un’altra teoria vuole che sia la fama popolare che aveva il dragoncello di guarire dai morsi dei serpenti velenosi a fargli attribuire il nome che ancora oggi utilizziamo.

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