Lun, 31 Mar, 2025

Torino

Viabilità e Trasporto pubblico: il dibattito sul cavalcavia di corso Sommeiller infiamma il confronto in Consiglio comunale

Viabilità e Trasporto pubblico: il dibattito sul cavalcavia di corso Sommeiller infiamma il confronto in Consiglio comunale

La viabilità su corso Sommeiller continua a essere al centro del dibattito politico e cittadino. Durante la seduta di ieri, lunedì 17 marzo, del Consiglio Comunale, l’assessora Chiara Foglietta ha fornito aggiornamenti sulla sperimentazione della corsia riservata a mezzi pubblici e taxi lungo il cavalcaferrovia che collega via Nizza a corso Turati.

L’assessora ha sottolineato che la telecamera di controllo della corsia preferenziale non è ancora attiva, ma ha difeso con fermezza la decisione di rafforzare la riserva della corsia per il trasporto pubblico. Tale tratto, infatti,  già da oltre dieci anni prevedeva una corsia preferenziale verso corso Turati, spesso violata dagli automobilisti per effettuare svolte non consentite a sinistra.

L’obiettivo principale di questa sperimentazione è migliorare il flusso dei mezzi pubblici, incrementando la velocità commerciale della linea tranviaria 16 e dei taxi. I primi dati raccolti sembrano supportare questa tesi: i passaggi illeciti sulla corsia riservata sono diminuiti di due terzi (quasi 500 infrazioni in meno) e i tempi di percorrenza della linea 16 si sono accorciati di circa quattro minuti.

Foglietta ha inoltre ricordato che la misura fa parte di una strategia più ampia per migliorare il trasporto pubblico a Torino, con particolare attenzione agli assi viari est-ovest, che comprendono anche corso Dante e corso Vittorio Emanuele II. Ha infine espresso disponibilità per un approfondimento in II Commissione, ribadendo che l’analisi dei dati sarà determinante per decidere il futuro della sperimentazione.

L’intervento di Foglietta ha dato il via ad un acceso dibattito tra le forze politiche, con posizioni fortemente contrastanti.

 Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha definito la situazione inaccettabile, accusando la Giunta di ignorare le richieste dei cittadini. Ha anche sottolineato che il divieto di svolta a sinistra non è adeguatamente segnalato.  Federica Scanderebech (FI) ha criticato l’istituzione della corsia riservata, definendola «una scelta scellerata che penalizza inutilmente gli automobilisti» e definito l’installazione delle telecamere «una trappola» e si è chiesta chi risarcirà le perdite di tempo e l’inquinamento derivanti dalle code. Giuseppe Catizone (Lega) ha sottolineato che, affinché le corsie preferenziali abbiano senso, devono garantire un effettivo miglioramento della velocità dei mezzi pubblici, altrimenti risultano controproducenti.  Enzo Liardo (FdI) ha espresso preoccupazione per un possibile aumento dell’inquinamento e ha contestato l’efficacia della corsia riservata in un’area così congestionata. Ha inoltre affermato che «la telecamera potrebbe essere più uno strumento per fare cassa che per garantire il rispetto delle regole».

Oltre le critiche è arrivato anche il sostegno alla sperimentazione: Silvio Viale (Lista Civica-Radicali +Europa) ha difeso la scelta della Giunta, ricordando che il traffico su corso Sommeiller è sempre stato problematico e che la nuova regolamentazione ha permesso di fluidificare la circolazione del trasporto pubblico.  Claudio Cerrato (PD) ha evidenziato che il trasporto pubblico è essenziale per i cittadini che non hanno alternative e che, per questo, deve essere reso più competitivo rispetto all’auto privata.  Dorotea Castiglione (M5S) ha sottolineato che per anni la corsia preferenziale è stata sistematicamente violata senza conseguenze, e che ora finalmente si sta ponendo un freno a tali infrazioni.

A chiudere il dibattito è stato il sindaco Stefano Lo Russo, che ha ribadito la necessità di rispettare le regole e ha risposto alle critiche sull’utilizzo delle telecamere: «servono a garantire il rispetto delle norme, non a fare cassa. Se non le vogliamo, significa che accettiamo le violazioni?» e ha poi sottolineato l’importanza di un trasporto pubblico efficiente per il futuro della città, ricordando che il tpl non riguarda solo GTT, ma anche i taxi. Infine, ha respinto le polemiche politiche, accusando alcuni esponenti dell’opposizione di essere più concentrati su polemiche ideologiche che sulla ricerca di soluzioni concrete. 

Il futuro della corsia riservata dipenderà dall’analisi dei dati che verranno raccolti nei prossimi mesi. L’unica certezza, per ora, è che il tema della viabilità continua a essere uno dei più sentiti dai torinesi. 

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