Una finale tiratissima, l’entusiasmo alle stelle, e alla fine la coppa alzata sotto il cielo di giugno: il Rione Sanità è il vincitore (di nuovo) dell’edizione 2025 del Torneo di Calciobalilla Umano che si è svolto sabato 21 e domenica 22 giugno, in piazza della Repubblica tra l'entusiasmo generale. Una vittoria che sa di festa, di sport, ma soprattutto di memoria e gratitudine.
Torneo che ha coinvolto otto squadre – Pro Loco, Avis, Alpini, Amministrazione, Panzerotti, Dammi 5, Rione Sanità e Centro Giovani – in una due giorni di sfide e sorrisi, in uno dei momenti più attesi dell’anno per la comunità. Al secondo posto Dammi 5, sul gradino più basso del podio l’Avis, seguita dall’Amministrazione comunale.
Ma il cuore pulsante di questa manifestazione va ben oltre la classifica. Ogni partita, ogni abbraccio, ogni risata sul campo ha raccontato una storia di affetto, quella per Nuccio Scatena, a cui il torneo è dedicato da sei edizioni. Figura storica e amatissima della città, Nuccio è stato un punto di riferimento per intere generazioni di giovani borgaresi. Accanto al ricordo del marito, quest’anno la manifestazione ha voluto omaggiare anche Egle, sua moglie, recentemente scomparsa e sempre presente con il suo sostegno silenzioso ma fondamentale. A rappresentare la famiglia Scatena, la figlia Francesca, che ha ricevuto una targa commemorativa tra la commozione generale. Il gesto più sentito, simbolo di una comunità che non dimentica.
«A oltre trent’anni dalla sua scomparsa – ha detto Tommaso Villani, presidente della Pro Loco, organizzatrice del torneo – è bellissimo vedere che Borgaro ricorda ancora Nuccio. Non solo per me, ma per tantissimi ragazzi è stato una guida, una persona straordinaria. Questo torneo è l’essenza di ciò che pensava: amicizia, gioco, condivisione».
A coordinare l’evento con passione e precisione è stato Tony Cotroneo, colonna portante dell’organizzazione. E proprio questa edizione ha portato con sé una novità importante nel regolamento: l’obbligo per ogni squadra di schierare almeno due donne in campo, un piccolo ma significativo passo verso una maggiore parità, con l’auspicio – condiviso da Villani e Cotroneo – di vedere in futuro anche squadre interamente femminili.
Anche l’Amministrazione ha partecipato attivamente con una propria squadra. Il sindaco Claudio Gambino, sceso in campo insieme ai colleghi, ha sottolineato il valore intergenerazionale dell’iniziativa: «Questo torneo è uno specchio di ciò che Nuccio ha sempre rappresentato: vecchie e nuove generazioni insieme, un grande gruppo unito dalla voglia di stare insieme. E alla fine, tra una coppa o una crociera come premio, abbiamo scelto la coppa. Perché la coppa resta, si passa di mano, si ricorda».
Un concetto condiviso anche dall’assessore alla cultura Eugenio Bertuol, che ha concluso con semplicità e verità: «Abbiamo ricordato Nuccio nel modo più bello: senza paroloni, ma giocando, ridendo, vivendo insieme. Questa è la sua vera eredità. E oggi abbiamo vinto tutti».
Tommaso Vollani Presidente Pro Loco
La proposta di Villani per il futuro? Guardare oltre l’evento annuale: «Portare avanti questo memorial è un onore. Ma per rendere ancora più viva la memoria di Nuccio, sarebbe bello che l’Amministrazione gli dedicasse uno spazio della città: una sala, un giardino, un bene comune che lo ricordi tutto l’anno. Perché il suo spirito merita di vivere ogni giorno, non solo nel weekend del torneo».
Il Torneo di Calciobalilla Umano non è solo un appuntamento sportivo: è il ritratto di una comunità che sceglie di restare unita, di ricordare con il sorriso e di trasformare il gioco in un atto d’amore.