Nata per scherzo, risale all'epoca napoleonica per sfottere i soldati francesi. La festa, quella seria, istituita dall'ONU, però è il 19 novembre
Se l'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, è una data più che seria per riflettere su tematiche importanti tra manifestazioni e momenti di incontro, convegni, spettacoli, quella del 2 agosto, festa degli uomini è al contrario tut'altro che seria. Anzi.
Nata per ridere e da uno scherzo questa giornata soppravvive soprattutto in alcuni paesi in provincia di Venezia, Treviso e in Friuli, con feste e sagre dedicate, a base di pollo in tecia e fagioli o in provincia di Udine dove assume un sapore quasi pagano con l'esposizione di oggetti fallici che ricordano i riti legati a Priapo e addirittura a Monteprato di Nimis, dove sfila per le vie cittadine un'enorme statua in legno che rappresenta l'organo sessuale maschile e ogni anno accorrono migliaia di visitatori, soprattutto coppie per ricevere la benedizione per un anno ricco di fertilità.
Una curiosità: la statua è realizzata a mano e l’usanza vuole che le donne la tocchino come buon augurio per la loro fertilità.
Ma da dove nasce la data del 2 agosto?
Non ci crederete mai, ma affonda le sue radici in epoca napoleonica come "sfottò" ai soldati francesi a Venezia, che, costretti ad indossare nella loro uniforme una calzamaglia molto stretta, erano obbligati a tenere i testicoli spostati a sinistra e pare addirittura che gli ufficiali li controllassero e dicessero imponessero ai soldati "les deux a gauche!" proprio per ricordare loro che dovevano spostare i testicoli a sinistra (evidentemente per marciare meglio). Frase che probabilmente per i veneziani suonava più o meno come "le do a gos" e in un attimo è diventata "el do agost", cioè il 2 agosto, giorno in cui si celebrano, in pratica, "i gioielli di famiglia".
Per completezza di informazione, tuttavia, ci sembra doveroso ricordare che, a parte questa goliardica tradizione tutta italiana, esiste una Giornata Internazionale dell'Uomo che ricorre il 19 novembre, istituita dall’Onu nel 1999 ed è arrivata in Italia nel 2013, questa più che seria, per promuovere la parità dei diritti e l’uguaglianza di genere.