Ven, 18 Ott, 2024

Il camper AISC contro lo scompenso cardiaco fa tappa a Chivasso. saranno effettuati e visite gratuite

Il camper AISC contro lo scompenso cardiaco fa tappa a Chivasso. saranno effettuati e visite gratuite

L’ambulatorio mobile di AISC, l'associazione italiana scompensati cardiaci, con a bordo personale medico/infermieristico, domani, mercoledì 12 giugno, fa tappa a Chivasso, presso l'ospedale civico (corso Galilei 3) per distribuire materiale informativo ed effettuare gratuitamente visite/test preliminari per la diagnosi e la prevenzione dello scompenso cardiaco e delle malattie cardiovascolari.

Il camper che è partito da Roma lo scorso 5 giugno per toccare 14 città e rientrare poi nella capitale il 17 e 25 giugno, avrà a bordo medici e infermieri e attraverserà l’Italia per dare informazioni sullo scompenso cardiaco, sulla prevenzione primaria e le opzioni terapeutiche, effettuare test preliminari e ricevere una visita gratuita con la valutazione di alcuni semplici parametri biochimici che individuano eventuali fattori di rischio.

Nell’ambito del sistema sanitario, le malattie cardiovascolari come lo scompenso cardiaco, rappresentano situazioni cliniche meritevoli di grande attenzione sia per il numero dei soggetti che ne sono colpiti sia per le gravi ripercussioni sulla sanità pubblica nazionale e regionale. Lo scompenso cardiaco colpisce l’1.5% della popolazione italiana (oltre 1 milione di persone), ogni anno le malattie cardiovascolari uccidono più di 4,3 milioni di persone in Europa e sono causa del 48% di tutti i decessi (54% per le donne, 43% per gli uomini).

Lo scompenso cardiaco rappresenta la causa più comune di ricovero tra gli ultra 65enni e la terza causa di decessi in tutto il mondo.

«Le campagne di awareness che intercettano i cittadini sul territorio, nella loro quotidianità, nei luoghi di lavoro e di vita, si sono rivelate molto gradite e hanno un ruolo fondamentale non solo per migliorare la consapevolezza delle persone che ogni giorno si trovano a fronteggiare questa patologia, ma anche per promuovere una maggiore conoscenza nella popolazione generale allo scopo di intercettare la malattia nella sua fase inziale e migliorarne la prognosi.
L’attenzione ai sintomi, l’aderenza alla terapia, uno stile di vita corretto, l’informazione sull’evoluzione della patologia devono essere un patrimonio dei pazienti e di tutti coloro che di loro si prendono cura per evitare situazioni di emergenza e quindi di ospedalizzazione» spiega il professor Salvatore Di Somma, Direttore del Comitato Scientifico AISC APS.

«Le precedenti edizioni del tour hanno contribuito anche a recuperare una parte delle visite di controllo rimandate a causa della pandemia, ma soprattutto hanno intercettato casi che non sapevano di essere ad alto rischio. Quella tra
medici, infermieri e volontari è una collaborazione necessaria in previsione del 2026 quando dovrà completarsi la presa in carico domiciliare di almeno il 10% dei pazienti over 65 con scompenso. Tale aumento della gestione territoriale dello scompenso cardiaco vedrà anche l’implementazione dei sistemi di telemedicina, per cui le associazioni di pazienti saranno fondamentali. Per questo, AISC ha fortemente voluto questa nuova edizione del tour nazionale» conclude.

Per essere aggiornati sulle tappe www.associazioneaisc.org 

 

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