L'acido ialuronico, una sostanza viscoelastica presente naturalmente nel liquido sinoviale delle articolazioni, svolge un ruolo fondamentale nel lubrificare e ammortizzare le cartilagini. Con l'avanzare dell'età o a causa di patologie degenerative come l'artrosi, la concentrazione di tale acido può ridursi, causando dolore, rigidità e limitazione dei movimenti.
La terapia infiltrativa consiste nell'iniezione diretta, da parte di un medico esperto, di acido ialuronico all'interno dell'articolazione interessata. Lo scopo è quello di ridurre infiammazione, dolore ed edema (gonfiore), migliorare la lubrificazione ripristinando la viscosità del liquido sinoviale e proteggere la cartilagine formando un film protettivo che ne rallenta il deterioramento.
Numerosi studi clinici hanno dimostrato l'efficacia dell'acido ialuronico nel trattamento dell'artrosi, in particolare a livello del ginocchio. I risultati mostrano un miglioramento significativo del dolore, della rigidità e della funzione articolare nella maggior parte dei pazienti trattati.
In realtà oggi le nuove evidenze scientifiche ci dicono che la terapia infiltrativa con l’acido ialuronico è utile anche per gli altri stadi di malattia artrosica, ovvero per le fasi iniziali, che hanno un modesto impegno radiologico dell’articolazione, e per le fasi terminali più gravi, soprattutto per i pazienti che sono in attesa di intervento chirurgico o per i pazienti che non possono essere sottoposti ad intervento chirurgico. In fase iniziale tale terapia permette un rallentamento e talvolta anche l’arresto della progressione del danno e della malattia artrosica.
In sintesi, la malattia artrosica non deve essere considerata più come qualcosa di ineluttabile o che meriti esclusivamente una riduzione del dolore, ma come una malattia che progredisce e che, se non contrastata in tempo, potrebbe portare alla riduzione della mobilità, alla inabililtà e quindi al peggioramento, col progredire dell’età, delle altre patologie quali ad esempio le malattie cardiovascolari e le malattie metaboliche come il diabete mellito.