La correlazione è stata messa in evidenza da diversi studi. Non allarmatevi: corretto stile di vita e prevenzione aiutano tutti
Un lettore ci chiede se esiste una correlazione tra gruppo sanguigno e infarto
Il gruppo sanguigno è un tratto genetico che determina la presenza o l'assenza di antigeni sulla superficie dei globuli rossi. Ognuno di noi ha uno di questi quattro gruppi sanguigni: A, B, AB o 0.
L'infarto cardiaco è una condizione in cui il flusso sanguigno in una parte del cuore si ferma, causando la morte delle cellule cardiache che non vengono più irrorate. Come è noto, l’infarto è una delle principali cause di morte nel mondo.
Diversi studiosi hanno rilevato una correlazione tra il gruppo sanguigno e il rischio di infarto e di ictus. Secondo una ricerca scientifica pubblicata sull’autorevole rivista Lancet, le persone il cui sangue appartiene al gruppo 0, avrebbero meno probabilità di subire un infarto rispetto alle persone con gruppo sanguigno A, B o AB che hanno un rischio maggiore di infarto e di ictus anche sotto i 60 anni. Non è chiaro il motivo per cui il gruppo sanguigno influenzi questo rischio. Un'ipotesi è che le persone con gruppo sanguigno A, B o AB abbiano una maggiore tendenza alla formazione di trombi.
Dobbiamo allarmaci?
Assolutamente no. I fattori di rischio cardiovascolare si dividono in prevenibili o non prevenibili: su questi ultimi (come l’età, il sesso e la familiarità) non possiamo fare nulla, quindi dobbiamo concentrare le nostre attenzioni sui fattori modificabili. Tra questi il fumo, la pressione arteriosa alta, l’obesità, la sedentarietà, il colesterolo alto, la glicemia alta, lo stress.
Questa possibile correlazione tra infarto e gruppo sanguigno non deve pertanto allarmarci, ma anzi può diventare una risorsa in più per sollecitare la prevenzione.