Ma anche il meccanismo legislativo che permette da decenni di sottrarre ricchezze alle mafie per destinarli alla comunità
Beni in Rete 2.0 è un progetto di Libera – Associazioni, nomi e numero contro le mafie sostenuto della Fondazione Compagnia di san Paolo, un'iniziativa che fotografa l’infiltrazione, il radicamento e il contrasto alle mafie in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, puntando la lente sul patrimonio sottratto al crimine organizzato di stampo mafioso.
«Per riuscirci ci siamo dotati di strumenti a noi nuovi, i podcast - spiega Libera -. Abbiamo prodotto infatti un podcast in sette puntate che, grazie alle testimonianze e ai racconti di tanti ospiti autorevoli, provano a fare luce sull’importanza della legge 109/96 e sullo stato attuale di gestione delle tantissime proprietà, mobili ed immobili, confiscate alle mafie».
Libera inquadra lo strumento normativo che permette nel nostro Paese di sottrarre e destinare alla collettività i beni un tempo appartenuti alla mafia. Un viaggio per comprendere le ragioni politiche e sociali alla base di questo importante meccanismo legislativo che permette da decenni di sottrarre ricchezze alle mafie; un focus sull'infiltrazione della 'ndrangheta in Piemonte che ha un alto numero di beni confiscati agli affiliati, seconda regione del Nord per numero effettivo di beni confiscati, ma agli ultimi posti per capacità di riutilizzo di questo patrimonio e poi l'infiltrazione in Liguria e Valle d'Aosta.
Un lavoro scritto da Davide Pecorelli con la voce narrante di Viviana Marrocco.
Per ascoltarli: https://liberapiemonte.it/2024/03/07/beni-in-rete-2-0-il-nuovo-podcast-di-libera/