Ven, 26 Set, 2025

Alluvione del 16-17 aprile, Coldiretti: 130 aziende agricole danneggiate e 3 milioni di euro di perdite. Bongioanni «Subito richieste per i fondi nazionali»

Alluvione del 16-17 aprile, Coldiretti: 130 aziende agricole danneggiate e 3 milioni di euro di perdite. Bongioanni «Subito richieste per i fondi nazionali»

Dopo le esondazioni e le frane del 16-17 aprile, il bilancio per l’agricoltura piemontese è pesante: sono almeno 130 le aziende agricole danneggiate che hanno già segnalato le criticità agli uffici di zona di Coldiretti, con un primo conto stimato in circa 3 milioni di euro di danni. Le segnalazioni provengono da tutte le aree colpite, con situazioni particolarmente gravi nell’Eporediese, nell’Alto Canavese e lungo la Dora Baltea.

In Valle di Susa, una delle aziende ha visto completamente sommersi i locali di lavorazione. Nel Pinerolese risultano colpite una ventina di realtà, circa trenta tra Chivassese e cintura nord di Torino, due nel basso Canavese e una settantina tra Eporediese e Alto Canavese. Il Comune più colpito è Strambino, con ben 11 aziende agricole danneggiate

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Sopralluogo a Strambino: Bongioanni incontra gli agricoltori

Proprio a Strambino, Coldiretti ha organizzato un sopralluogo con l’assessore regionale all’agricoltura Paolo Bongioanni, che ha incontrato gli agricoltori sui terreni alluvionati insieme al presidente provinciale Bruno Mecca Cici, al direttore di Coldiretti Torino Carlo Loffreda, ai sindaci di Vische, Borgomasino e Vestignè, e ai segretari di zona Giuseppe Cutrò e Massimo Ceresole.

«Abbiamo riscontrato danni gravi alle colture – dichiara Bongioanni – con asportazione dello strato fertile dei terreni, cereali e loietto compromessi, solchi che impediranno l’irrigazione per anni. È urgente attivare le procedure per il Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali».

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L’assessore ha assicurato che la Regione avvierà immediatamente la raccolta delle segnalazioni dai Comuni per ottenere la perimetrazione delle aree colpite, quantificare i danni e inoltrare le richieste di risarcimento al governo.

Coldiretti: serve una strategia per la prevenzione

«Gli agricoltori convivono da sempre con gli eventi alluvionali – spiega Mecca Cici – ma oggi ci troviamo di fronte a fenomeni sempre più intensi, rapidi e frequenti. Gli alvei dei fiumi sono pieni di sabbia e ghiaia, non riescono più a contenere l’acqua. Bisogna ripensare le opere di difesa e affrontare seriamente il tema del cambiamento climatico».

Per Coldiretti, la prevenzione deve diventare una priorità: i terreni agricoli lungo i corsi d’acqua sono tra i più fertili e spesso gli unici coltivabili. La loro salvaguardia è essenziale per continuare a produrre cibo in Piemonte. Coldirettiribadisce inoltre la necessità di riformare il sistema assicurativo agricolo, giudicato inadeguato rispetto agli effetti sempre più frequenti del cambiamento climatico.

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«Gli agricoltori – aggiunge il presidente – non possono accedere a strumenti assicurativi realmente efficaci. Servono polizze sostenibili e adatte alla realtà del comparto agricolo, che non può “spostarsi” come un capannone industriale».

Bongioanni ha infine preso l’impegno di portare tutte queste istanze alla Conferenza Stato-Regioni sull’agricoltura, in programma nei prossimi giorni a Genova.

 

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