Ven, 20 Set, 2024

Amiche erbe, una tisana mille usi e mille benefici. Dall'erba cedrina all'alloro, dalla melissa allo zenzero

Amiche erbe, una tisana mille usi e mille benefici. Dall'erba cedrina all'alloro, dalla melissa allo  zenzero

Una tisana è prima di tutto una coccola, tiepida o fredda in estate calda in inverno. Questa contiene una serie di erbe, tutte di facile coltivazione, anche in vaso, zenzero e scorza di limone,sostanze zuccherine, ma è ancora più gradevole con l'aggiunta eventuale di un po' di miele. Il momento migliore per il suo consumo è il dopo pasto, ma ogni momento è quello giusto in virtù del suo potere digestivo e rilassante, a cominciare dal miele.
Possiamo fare altri abbianamenti a piacere, aggiungere cannella, scorze di arancio, finocchietto selvatico, rosmarino.

erba cedrina

L'erba cedrina, (lippia citriodora) è un piccolo arbusto perenne odorante gradevolmente di limone. Foglie lanceolate, lunghe, appuntite, di colore verde chiaro, ruvide, fiori piccoli, bianchi, i suoi frutti sono minuscole drupe. la fioritura della cedrina avviene da agosto ad ottobre, si consumano le foglie raccolte da luglio ad ottobre, si possono poi seccare. Ottima per liquori.
Originaria dei territori sudamericani del Cile e del Perù, questa erba aromatica è stata importata in Europa nel XVIII secolo soprattutto per essere utilizzata nella produzione di profumi.  La cedrina è utilizzata da centinaia di anni come rimedio naturale. In particolare, trova applicazione come antispasmodico, antipiretico, diuretico, carminativo, (promuove l'espulsione dei gas dallo stomaco e dall'intestino) sedativo, stomachico (stimola la digestione e, di conseguenza, aumenta l'appetito), antinevralgico, neurotonico e antimicrobico.

alloro

L'alloro (laurus nobilis) appartiene alla famiglia delle Lauraceae e sin dalla notte dei tempi, le profumatissime foglie di questo albero, intrecciate a corona, servivano per ornare chiunque primeggiasse, sottolineandone il valore.
Nella mitologia l’alloro era un albero ritenuto sacro e molto caro ad Apollo, dio del Sole e di tutte le arti, al punto che uno dei templi a lui dedicato era stato costruito con rami di alloro.  Alle foglie e alle bacche di alloro sono associate proprietà astringenti, diuretiche e stimolanti dell'appetito. Infusioni delle parti verdi della pianta sono invece utilizzate per alleviare i sintomi dell'ulcera gastrica e i dolori associati o coliche e flatulenza. Efficace anche per le coliche neonatali. Fra le sue proprietà riduce la concentrazione di colesterolo e trigliceridi nel sangue. 

melissa

La melissa (melissa officinalis) secondo la mitologia  fa riferimento ad una ninfa che avrebbe inventato l'arte dell'apicoltura. L'epiteto specifico (officinalis) indica una pianta curativa o supposta medicinale. E' nota per le sue proprietà medicamentose ed è molto apprezzata anche come erba aromatica e per la preparazione di infusi dissetanti dal sapore di agrumi (che le è valso il nome di "cedronella"). Le parti usate sono soprattutto le foglie, ma anche i fiori e gli steli, raccolti subito prima o durante la fioritura. È stata largamente utilizzata nei secoli scorsi in preparazioni specialistiche quali, per esempio, lo spirito di melissa detto "acqua antisterica" perché particolarmente utile per calmare il nervosismo. Secondo la teoria delle signature la melissa è pianta di Venere per eccellenza, cioè pianta medicinale per i disturbi femminili. Infatti, conosciuta fin dal Medioevo per le sue proprietà antisteriche e sedative, è capace di curare disturbi gastrici e nausee da ipereccitabilità, amenorree e dismenoree di origine psichica. In fitoterapia, della melissa sono utilizzati soprattutto le foglie ma anche i fiori e gli steli.

salvia

La salvia (salvia officinalis) trova impiego in cucina fin dai tempi antichi, come pianta aromatica. Nonostante la sua origine mediterranea, la presenza della salvia per aromatizzare carni di vario genere è consolidata da secoli in quasi tutte le tradizioni culinarie d'Europa. In cucina e in erboristeria si utilizzano principalmente due varietà di salvia: la salvia officinalis e la Salvia sclarea. Alla Salvia riconosciamo proprietà antinfiammatorie, antisettiche, digestive, antiossidanti, balsamiche.

scorze di limone

Scorze di limone (citrus x limon). I limoni sono stati introdotti in Europa nel XIII secolo, inizialmente in Sicilia e in Spagna, e dalla seconda metà del XIV secolo anche in Germania. Si ritiene ritiene, tuttavia, che fossero già coltivati nell'Impero Romano, sono rappresentati anche in alcuni dipinti a Pompei. Antiemorragico, disinfettante, antidiarroico e ipoglicemizzanti (tende a far diminuire il  glucosio  nel  sangue). Nell'aromaterapia viene indicato come rinfrescante, tonico per la  circolazione, battericida, antisettico, valido per abbassare la pressione arteriosa, utile per eliminare verruche, calli, gengive infiammate, per curare artrite e reumatismivene varicose, raffreddore, influenza. Era reputato indispensabile nella cura dello scorbuto, cosa ben nota tra i marinai che non mancavano di approvvigionarsi di limoni prima di ogni viaggio impegnativo. Impossibile farne senza!

zenzero

Lo zenzero (zingiber officinale), coltivato in tutta la fascia tropicale e subtropicale, è provvisto di rizoma carnoso e densamente ramificato dal quale si dipartono sia lunghi fusti sterili e cavi, formati da foglie lanceolate inguainanti, sia corti scapi fertili, portanti  fiori giallo-verdastri con macchie porporine. Il  rizoma contiene i principi attivi della pianta: olio essenziale (composto in prevalenza da zingiberene), gingeroli e shogaoli (principali responsabili del sapore pungente), resine e mucillagini e presenta in modo più pronunciato il sapore e l'aroma tipico che lo vedono ampiamente utilizzato come spezia, specie in forma essiccata e polverizzata, o fresco in fette sottili. Gli stessi sono in misura minore contenuti anche nel legno di zenzero, utilizzato ad esempio per spiedini, soprattutto di pesce. Nella cucina giapponese lo zenzero è normalmente servito in forma di pickle (sottaceto agrodolce) con il sashimi. Nelle varie cucine indocinesi è spesso utilizzato anche nella preparazione di zuppe e piatti con salse. Il rizoma fresco, con l'ebollizione, consente la coagulazione del latte come altre sostanze di origine animale o vegetali (caglio) ed è largamente impiegato anche nella preparazione di tisane. Entra nella preparazione di bevande analcoliche come il  gingerale e la ginger beer e in una varietà del cioccolato modicano . L'uso dello zenzero (gengiovo) nella manifattura dolciaria fiorentina di età medievale è attestato dalla sesta novella dell'ottava giornata del Decameron di Boccaccio.

La sua assunzione accelera la digestione, stimola il metabolismo, ed abbassa la glicemia, il colesterolo e la pressione. Inoltre, gli estratti della radice fresca hanno effetti antinfiammatori ed analgesici e contribuiscono a ridurre i dolori da ciclo, il mal di gola e la diarrea. È nota la sua funzione stimolante del sistema immunitario, nella prevenzione dei mali di stagione, facilita la digestione, è antidolorifico e antinfiammatorio e aiuta a combattere i disturbi dovuti a leggere intolleranze alimentari, da sollievo dalla sensazione di nausea.

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