È detta “città-congelatore”, con temperature dai – 30°C ai – 50 °C
Si sa che la specie umana ha un enorme spirito di adattamento, ma se siete freddolosi, ci sono luoghi da cui è meglio stiate alla larga. È il caso di Oymyakon, un villaggio siberiano nella regione Jacuzia. Conta circa 500 abitanti ed è stato ribattezzato “la città-congelatore” o “polo del freddo” ed è considerato il luogo più freddo al mondo.
Esagerazione? Decisamente no.
Qui l’inverno dura 9 mesi e si registrano temperature che vanno dai – 30°C ai – 50 °C. A pensarci bene, forse sarebbe meglio non sceglierla come meta di viaggio anche se amiamo il freddo: a – 45 °C la pelle congela in 5-10 minuti! Il villaggio è caratterizzato anche dalla nebbia congelantesi. È un fenomeno per cui in prossimità del suolo si crea una nube di piccole gocce d'acqua che, a contatto con le superfici si solidificano e formano uno strato di ghiaccio. Ecco perché non c’è da stupirsi se l’esterno delle abitazioni è praticamente sempre bianco.
Sembra incredibile, ma d’estate si possono anche toccare i 30 °C, che fanno germogliare la natura e…le zanzare.
Come si vive a Oymyakon? Per gli abitanti convivere con queste temperature è assolutamente normale: hanno sviluppato lo spirito di adattamento di cui sopra, ma sono anche aiutati dal “Russki chai”, il tè russo, che noi chiamiamo vodka.
L’attività di cui la popolazione vive è la caccia; la carne, infatti, è alla base dell’alimentazione degli… Oymyakonesi? Sì, probabilmente si chiamano così. Non è molto strano, dato che il permafrost, terreno perennemente congelato sotto la superficie, rende impraticabile l’agricoltura. Il pesce è un alimento assolutamente presente nella dieta degli abitanti, grazie alla vicinanza del fiume Indigirka, che non ghiaccia mai del tutto per la presenza di fonti termali presso il suo letto. Le temperature così basse portano un grande vantaggio: permette di vendere al mercato ittico pesce già perfettamente congelato, anche quello appena pescato. Non vi aspettate strutture simili ai nostri supermercati, ma nemmeno la sfilza di negozietti di alimentari simili a quelli che abbiamo sotto casa: c’è un solo negozio che il villaggio di ciò che serve per vivere.
Le case a Oymyakon sono in legno, riscaldate a carbone, mentre i bagni si trovano in giardino in piccole capanne non riscaldate. In caso contrario, le tubature rischierebbero di congelare.
Quando si viaggia, una delle esperienze più attese è sperimentare la cucina locale: sarà così anche per Oymyakon?
Non ne siamo certi… Ecco alcuni piatti tipici. La stroganina, piatto popolare tra i siberiani, è fatto di fette sottili di pesce crudo surgelato, servite con sale e pepe. Che dire, nulla di troppo lontano dal nostro sushi. Però, tra i piatti tipici ci sono anche cubetti di sangue ghiacciato di cavallo con maccheroni e fegato di equino crudo congelato.
Potreste anche essere temerari e pensare di esplorare il villaggio. A Oymyakon, però, non troverete alberghi con tutti i comfort: si alloggia nelle case degli abitanti.