Con il Gran Galà di domenica sera è sceso il sipario sulla terza edizione del Brg Fest, la manifestazione, targata Pro loco, con la direzione artistica di DJ Snabba, al secolo Matteo Casella, che offre l'opportunità di un palco ai giovani talenti del territorio e non solo.
«Quello che vedete stasera nasce da un'idea lanciata in piazza da quattro ragazzini e, grazie all’impegno di tanti, è diventata una vera palestra per i giovani artisti - ha ricordato l'assessore Eugenio Bertuol - Continueremo a far crescere il Brg Fest perché sia un trampolino, non solo un'esibizione, per chi scrive musica e sogna di farla ascoltare».
In tutto sessanta i musicisti passati nelle prime due tappe, una ventina quelli invitati al gran finale, con età comprese tra gli 8 e i 23 anni. Pop, rap, rock e cantautorato si sono alternati sul palco in piazza della Repubblica mentre, tutto intorno, gli stand gastronomici proponevano piatti tipici, burger gourmet e gelati artigianali.
A tirare le somme è stato proprio Casella: «Il nome Gran Galà non è casuale: tutti meritano un applauso, dal più piccolo all’artista più maturo. In quattro mesi abbiamo ascoltato e riascoltato i brani, valutando scrittura, presenza scenica e originalità. Non è stato facile, perché il livello era altissimo».
Fra i momenti più applauditi, l’inedito folk-pop di Emma Ravasio (11 anni), il rap in dialetto di K-Borg e il coro di voci bianche che ha reinterpretato “Meraviglioso” di Modugno, emozionando il pubblico assiepato fino alle transenne. Niente premi in denaro («il compenso sarà lo zero raddoppiato», ha scherzato Casella), ma un pacchetto di ore in sala prove e la possibilità di esibirsi nei prossimi eventi cittadini.
Il bilancio della Pro Loco parla di oltre 15 mila presenze complessive nei dieci giorni che hanno animato Borgaro, con picchi nel weekend grazie anche al mercatino dell’artigianato e all’area street-sport che ha ospitato contest di skateboard e basket 3 × 3.
Il sindaco Claudio Gambino ha definito il Brg Fest «l’esempio perfetto di una città che non vuole essere dormitorio ma comunità viva». L’appuntamento è già fissato all’estate 2026, con l’obiettivo – ha promesso DJ Snabba – di «rendere il festival ancora più grande, pur restando fedele alle sue radici di laboratorio per giovani sognatori».