Una rete piccola nei numeri, ma ancora capace di tenere la posizione di fronte ai giganti dell’e-commerce e alla grande distribuzione. È l’immagine che emerge dal questionario sul commercio locale presentato da Ascom durante l’ultima riunione del Distretto Urbano del Commercio (DUC), lo scorso 16 giugno in municipio.
L’incontro ha visto la partecipazione dei partner del distretto – Comune, Ascom, Associazione Commercianti, Sinapsi, Pro Loco e Cooperativa E.T. – che hanno anche illustrato il nuovo Programma Strategico triennale. Un documento che definisce obiettivi e impegni condivisi per rilanciare il tessuto commerciale cittadino.
Dal sondaggio effettuato da Ascom emerge un commercio composto in gran parte da microimprese: nel 43% dei casi lavora solo il titolare, e l’80% non supera i due dipendenti. La clientela è per lo più locale (63%) e appartiene in prevalenza alla fascia d’età tra i 40 e i 60 anni. Sul piano economico, il 47% degli intervistati segnala un fatturato stabile negli ultimi tre anni, il 25,7% un aumento, mentre il 27% registra un calo. Tra le difficoltà più citate: concorrenza della grande distribuzione e dell’online, difficoltà nel reperire personale e mancanza di liquidità per rinnovare o investire.
Nonostante una certa stabilità, la maggior parte delle attività non ha apportato cambiamenti significativi nella gestione negli ultimi anni. Tuttavia, emerge una forte richiesta di interventi esterni (su vetrine, facciate, dehors e insegne), formazione del personale e digitalizzazione.
In cima alle richieste rivolte al DUC, spiccano: campagne di comunicazione per sensibilizzare all’acquisto nei negozi di prossimità; iniziative attrattive per animare il centro cittadino; riuso dei locali sfitti e un piano di marketing territoriale
«I dati parlano di un commercio fragile ma con potenzialità - ha commentato il sindaco Claudio Gambino, affiancato dalla consigliera delegata al commercio Gianna Nicosia e da Federica Fiore di Ascom. - Il distretto sarà uno strumento fondamentale per trasformare queste potenzialità in azioni concrete».
L’incontro si è chiuso con uno scambio di idee tra Amministrazione e operatori. Il messaggio è chiaro: Borgaro vuole puntare sul suo commercio di vicinato, ma per farlo serve uno sforzo collettivo.