Dopo il taglio della tessera di Fratelli d'Italia da parte della candidata di Uniti per cambiare Borgaro e Villaretto, Elisa Cibrario Romanin che fa di lei una candidata totalmente civica - come ha avuto modo di ribadire venerdì sera alla presentazione della lista -, nell'ormai eterna querelle con il partito di Giorgia Meloni, interviene (speriamo per l'ultima volta) il responsabile locale di FdI Marco Latella.
«Alla luce delle ultime dichiarazioni di Cibrario Romanin per chiarezza nei confronti dei borgaresi - spiega Latella - mi preme fare tre considerazioni. La prima è che FdI è rappresentata sul territorio da diversi tesserati e numerosi simpatizzanti e da sempre vicina ai cittadini (prima frecciatina a chi ha parlato di logiche di potere ndr). Ne sono dimostrazione le battaglie condotte in Consiglio comunale da me e Cristiana Sciandra e le numerose iniziative portate avanti».
Latella poi fa notare come la stessa Cibrario Romanin vi abbia partecipato con entusiasmo e impegno e come sia stata pure presente a febbraio 2024 a sostegno dell'assessore regionale al welfare uscente sotto la bandiera di quel partito che con il taglio della tessera ora ha rinnegato, secondo Latella per mera opportunità elettorale.
«Quello che stupisce è che lei fino a qualche giorno fa tesserata al Circolo di Borgaro - prosegue - che conosce perfettamente la struttura del partito e la sua organizzazione e per quella lista avrebbe addirittura voluto correre con il simbolo di FdI, sappia anche qual è la linea del partito, a maggior ragione di fronte all'esclusione (o meglio espulsione) dalla lista, voluta da altri, di un altro nostro tesserato».
Insomma Cibrario Romanin scelta alla carica di sindaco da Fratelli d'Italia di fronte all'allontanamento dalla lista di un compagno di partito (allora lo era ancora) ha preferito voltargli le spalle «cosa che noi non avremmo mai fatto con lei».
E conclude «a questo punto l'8 e 9 giugno gli elettori potranno votare solo noi, unico partito rimasto sul territorio a rappresesentare il centrodestra. Elisa ha, infatti, scelto, di correre, anzi rappresentare, la vecchia politica di sinistra e qualche dubbio sull'affidabilità a me verrebbe».
E in tutto questo batti e ribatti tra le due liste, che dire? Claudio Gambino e la sua lista restano alla finestra a godersi lo spettacolo.