Dom, 28 Apr, 2024

Mappano, un privato si alza di un piano la casa. Favoritismo dell'Amministrazione o diritto sancito dalle norme?

Mappano, un privato si alza di un piano la casa. Favoritismo dell'Amministrazione o diritto sancito dalle norme?

La maggioranza respinge le illazioni: a decidere l'autorizzazione è l'ufficio tecnico in base al Prgc e le norme vigenti

Scontro al calor bianco fra l’esponente di minoranza Marcella Maurin e l’assessore MassimoTornabene, durante la seduta dell’ultimo Consiglio comunale.

A “dare fuoco alle polveri”, un cittadino. Incauto? Forse troppo curioso? Che nello spazio dedicato al pubblico, chiede informazioni rispetto ad un intervento edilizio, privo di interesse collettivo, in quanto realizzato da un privato.

«Voglio sapere perché gli avete permesso di alzare la costruzione della loro casa» tuona il cittadino tra le fila del pubblico presente nella sala Lea Garofalo, convinto, forse, di aver contribuito a svelare chissà quale arcano.

La questione è, che tra le fila della maggioranza, nell'immediato, non si riesce ad identificare l’oggetto di questo intervento di edilizia privata.
Atteggiamento che, per bocca della stessa Maurin, in seguito contattata, dichiara «mi ha infastidito, si badi bene, l’atteggiamento vago tenuto dalla maggioranza, a fronte di una precisa richiesta. Per questo, senza mai fare nomi o ancora peggio allusioni, mi sono limitata a segnalare che l’intervento edilizio in questione, rimandava ad un cittadino, candidato, ma non eletto nell’ultima tornata amministrativa, appartenente alla loro lista».

Intanto l’assessore al Territorio Massimo Tornabene, ha cercato di illustrare al cittadino “curioso” il quadro normativo in cui operano i privati, compreso il fatto che eventuali ampliamenti edilizi, laddove possibili, non avvengono a discrezione del Comune, tantomeno dell'assessore in carica. Ma concessi in base ad apposite norme dettate dal piano regolatore vigente, senza dimenticare le leggi regionali e statali, competenti in materia. Ogni pratica edilizia presentata deve seguire questo iter, e la conformità o meno della domanda, viene valutata esclusivamente dall’Ufficio tecnico comunale.

Il cittadino, non soddisfatto, "torna alla carica" sostenendo che non gli si vogliano fornire informazioni precise, ed ancor più, alludendo ad eventuali favoritismi, nei confronti di questo privato.

Tornabene ribadisce che le pratiche edilizie del Comune di Mappano seguono le norme di legge e non le volontà dell'assessore. Il cittadino però si indispone e abbandona la sala.

Si potrebbe, a parziale giustificazione del cittadino, sostenere che non tutti sono tenuti a conoscere le norme che regolano le attività edilizie e urbanistiche e che un assessore non ha alcun potere rispetto a decisioni puramente tecniche.

Chiusa la parte degli interventi al pubblico, prende la parola la capogruppo di minoranza, Marcella Maurin, lei sì con una lunga esperienza amministrativa, maturata in diversi consigli comunali. La quale “informa” l’assessore Tornabene e il pubblico presente in sala che, l'immobile a cui il cittadino faceva riferimento appartiene ad un signore che, nel 2022 fu candidato, non eletto, nella lista “Mappano in Comune”.

«Non ho fatto nomi e tanto meno allusioni di eventuali “favoritismi” da parte dell’amministrazione – replica Maurin – ho solo contribuito a chiarire la situazione, visto che sembrava che tutta la maggioranza fosse stata colpita da una improvvisa amnesia. Poi se qualcuno vuole mettermi in bocca parole che non ho detto, andrò a leggermi i verbali ed eventualmente ascolterò anche le registrazioni. E valuterò se intraprendere azioni in mia tutela».

Nel mentre, prima il presidente del Consiglio comunale Sergio Cretier, poi nuovamente l’assessore Tornabene rigettano in toto, quanto affermato dalla consigliera Maurin.

«Se la consigliera Maurin ha il sospetto che il Comune possa aver commesso degli illeciti ha il dover di rivolgersi alla magistratura, non di sostenere fantasiose illazioni» ripetono all’unisono dai banchi della maggioranza. Intanto, però fra i banchi della minoranza scende il gelo. Nessuno prende la parola a sostegno della Maurin.

Solo in video chat il consigliere di minoranza Luigi Gennaro, chiede di abbassare i toni, in nome di un confronto civile
e costruttivo.

 

 

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