E se la stazione ferroviaria del vostro paese diventasse un hub di servizi?
E' quanto il gruppo Ferrovie dello Stato si propone con il progetto "Stazioni del Territorio", un’ interessante iniziativa che converte gli scali ferroviari nei comuni con meno di 15mila abitanti in centri polifunzionali, dove gli spazi vengono messi a disposizione di varie associazioni, ma anche trasformati in ambulatori medici, farmacie e centri antiviolenza, consegna self-service di spedizioni e postazioni di lavoro con connessione ad internet e prese elettriche.
Stazioni che sfruttano spazi disponibili ma ormai in disuso come fabbricati e aree esterne. Al momento sono stati scelti 20 scali dei Comuni con meno di 15mila abitanti e l’iniziativa ha preso il via in cinque stazioni pilota, situate in quattro regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016.
I criteri adottati per scegliere gli scali ferroviari da rigenerare oltre al numero di abitanti - meno di 15 mila abitanti - per la selezione sono la copertura Internet, la disponibilità di spazi adeguati all’inserimento dei servizi e i contesti urbanizzati. A questo proposito FS ha sottoscritto accordi di collaborazione con i Carabinieri, la Croce Rossa Italiana, la Fimmg (la Federazione dei medici di medicina generale), Federfarma, Sport e Salute e Amazon, mentre Infratel si coordinerà con le amministrazioni locali per portare la connessione wi-fi gratuita in questi spazi.
Un bel progetto di rigenerazione urbana che come sottolinea lo studio del Policy Observatory della Luiss School of Government avrebbe un notevole gradimento nelle comunità. Il 78% degli intervistati (il 39% giovani tra i 18 e i 34 anni) ritiene che risiedere in un piccolo centro offre una migliore qualità della vita rispetto alla città, ma questa tendenza si scontra poi con l’accesso ai servizi, alla connettività e le opportunità di lavoro.
In Italia FS ha attualmente 2.200 stazioni operative, di cui 1.200 in Comuni sotto i 15mila abitanti e Luigi Ferraris Ad di FS dichiara «per i quali abbiamo la responsabilità sociale che non vengano spopolati e che rimangano vivi».
E a questo proposito ci preme ricordare a FS che a Caselle Torinese ad appena qualche chilometro dall'aeroporto internazionale "Sandro Pertini" esiste una stazione ferroviaria che dal Demanio è passata al Comune, attualmente ancora in stato di degrado a qualche centinaio di metri dalla nuova - si fa per dire - stazione utilizzata giornalmente del centinaia di pendolari, anche in questo caso in pessime condizioni con scale mobili ferme da tempo. E tutto ciò ad 8 mesi dalla riapertura della rinnovata linea Torino-Ceres, inaugurata in pompa magna nel gennaio scorso. Magari se non con questo bel progetto, ma almeno con un po' di manutenzione sarebbe il caso di intervenire, anche perchè fra meno di un mese riapriranno le scuole e ci potranno essere anche studenti e pendolari in difficoltà a scendere ai binari.
Dimenitcavamo anche Caselle ha meno di 15mila abitanti e anche spazi esterni utilizzabili.
