Gio, 2 Mag, 2024

Chivasso, all'ospedale tre nuovi posti letto per la terapia semintensiva e strumentazione per la diagnostica

Chivasso, all'ospedale tre nuovi posti letto per la terapia semintensiva e strumentazione per la diagnostica

Con un investimento di oltre 2 milioni e 200 mila euro, di cui uno dal PNRR

Sono stati inaugurati ieri, martedì 2 aprile, all'ospedale di Chivasso tre nuovi posti letto di terapia semintensiva e le nuove apparecchiature per la risonanza magnetica, il mammografo, il radiologico digitale telecomandato e l’arco a “C”: tutte già operative da alcune settimane, con un investimento di oltre 2 milioni e 200 mila euro, di cui oltre 1 milione dal PNRR.

I nuovi tre posti letto di terapia semintensiva sono inseriti nell’ambito della Medicina Generale Chivasso, diretta dalla dottoressa Fiammetta Pagnozzi, e dedicati ai pazienti che necessitano di cure più complesse rispetto a quelle erogate in un reparto di media intensità, pur non richiedendo cure in ambito intensivo. Questa Unità è situata al secondo piano dell’ala nuova dell’Ospedale ed è costituita da tre postazioni collocate in open space attrezzato con consolle per osservazione e gestione dei pazienti e dispone di strumentazioni che consentono il monitoraggio clinico e strumentale dei pazienti e permettono l’impiego di farmaci e tecnologie che necessitano di stretto controllo della persona assistita. 

Taglio nastro Terapia Semintensiva

La risonanza magnetica inaugurata ieri permette di velocizzare in modo sostanziale i tempi di acquisizione delle immagini e di studiare qualsiasi distretto corporeo con l’acquisizione di immagini di elevata qualità consentendo anche di effettuare nuovi esami, come la cardio-Rm e la Rm “total body” oncologica. A questo si aggiunge un più elevato comfort per gli utenti, grazie alle caratteristiche del tunnel in cui viene inserito il paziente (maggiore apertura, minore lunghezza, dotazione di maggiore illuminazione e ventilazione), che riducono al minimo la sensazione di claustrofobia, alla riduzione della rumorosità fino all’80% dell’apparecchiatura precedente e all’immersione in un’esperienza virtuale audio e visiva che contribuisce a creare un ambiente rilassante. Il ridotto quantitativo di elio di cui necessita, inoltre, permette di non dover più disporre di presidi strutturali prima necessari, che richiedevano ingenti spese di manutenzione. 

Foto risonanza magnetica

Il nuovo mammografo digitale è un’apparecchiatura di ultima generazione, capace di effettuare prestazioni senologiche diverse, come la mammografia digitale convenzionale, la tomosintesi (mammografia tridimensionale) e l’associazione delle due metodiche insieme. Grazie alla sua ergonomia risulta più confortevole per le donne e grazie alla sua tecnologia innovativa consente un incremento delle performance di diagnosi precoce, con immagini ad alta risoluzione acquisite più velocemente. La peculiarità di questa nuova strumentazione è la possibilità di essere utilizzata anche per l’esecuzione di procedure agobioptiche per l’analisi di lesioni mammarie e di essere implementata con nuovi software per la realizzazione della mammografia con mezzo di contrasto, una metodica dalle potenzialità diagnostiche similari alla risonanza magnetica.

Foto mammografo

Il radiologico digitale telecomandato sostituisce la precedente macchina ormai datata e presenta importanti vantaggi per i pazienti, sia in termini di qualità della diagnosi – garantendo una migliore risoluzione delle immagini a fronte di una minima dose di esposizione – sia di protezione dalle radiazioni e di maggiore comfort. Tra i diversi vantaggi, la caratteristica peculiare è la dotazione di uno speciale lettino telecomandato radiotrasparente e regolabile in varie posizioni e altezze, che riduce al minimo lo spostamento fisico del paziente; questo lo rende particolarmente utile per le persone con difficoltà di movimento. La grande versatilità dell’apparecchiatura si esprime nella sua capacità di coprire una numerosa varietà di esami di routine e specialistici, massimizzando l’utilizzo e la produttività.

Foto Arco a C

Il nuovo arco a “C” è dedicato alle nuove metodiche di diagnosi e terapia della Gastroenterologia, guidata dalla dottoressa Edda Battaglia, di cui l’ospedale non disponeva e che si aggiunge alla strumentazione in dotazione all’Ospedale di Ivrea. L’attività endoscopica avanzata è attualmente una richiesta crescente e nell’ambito di tale attività si colloca l’acquisizione di questo strumento, costituito da un sistema mobile fluoroscopico dalla caratteristica forma a “C” di ultima generazione, con strumenti endoscopici dedicati. L’apparecchiatura permette di eseguire esami diagnostici e terapie sulle vie biliari e pancreatiche, noti come ERCP (acronimo inglese per intendere la colangio-pancreatografia endoscopica retrograda). L’ERCP è utilizzata in numerose situazioni cliniche pre e post chirurgiche, per la rimozione di calcoli dei dotti biliari o per cure più complesse rappresentate dal trattamento chirurgico o palliativo dei tumori delle vie biliari e del pancreas. Il nuovo arco a “C” consente di trattare, presso l’Ospedale di Chivasso, persone con problemi oncologici gastrointestinali in diversi stadi di malattia, facilitando il loro percorso e garantendo una risposta clinica multidisciplinare. 

All’evento hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Chivasso, Claudio Castello, il direttore generale dell’Asl TO4, Stefano Scarpetta, l’assessore regionale Maurizio Marrone, la senatrice Paola Ambrogio, i consiglieri regionali Alberto Avetta, Andrea Cane, Gianluca Gavazza e autorità locali.

 

 

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