E' polemica in città per la negazione del patrocinio, per il terzo anno consecutivo, del Comune alla manifestazione organizzata dal Comitato 10 Febbraio per il Giorno del Ricordo che fa memoria dell'esodo giuliano-dalmata e delle vittime delle foibe sul confine orientale dell'Italia alla fine della seconda guerra mondiale. Manifestazione che si svolgerà comunque sabato 8 febbraio alle 10 in via Vittime delle Foibe.
Un "no" che ha suscitato rabbia e sdegno «un atto grave e vergognoso, che si ripete ogni anno, e che diventa ancora più inspiegabile se si considera che lo stesso Comune concede regolarmente il patrocinio a "Una Rosa per Norma", evento organizzato sempre dal Comitato 10 Febbraio il 4/5 ottobre per ricordare Norma Cossetto - spiega Antonio Borrini del Comitato 10 Febbraio di Settimo - È evidente che a Settimo Torinese la memoria delle foibe e dell'esodo giuliano dalmata sia ostaggio di una precisa fazione politica. Un monopolio della narrazione storica, affidata ogni anno all'Anpi. Il Giorno del Ricordo non è un'opinione, ma una solennità civile riconosciuta dalla Repubblica Italiana. Negarne il patrocinio è un gesto politico ben preciso e grave».
Un "no" che la sindaca, Elena Piastra ha motivato con una lettera inviata al Comitato «questa Amministrazione ritiene di fondamentale importanza la celebrazione del Giorno del Ricordo, ma il patrocinio lo diamo ad associazioni apolitiche e con cui da anni collaboriamo. Questo perché l'indubbia rilevanza delle vicende storiche di cui si tratta e le loro complesse implicazioni non rischino di essere adombrate da possibili strumentalizzazioni o interessi di parte».
E, infatti, il Comune, per l'occasione e in collaborazione con l'Anpi, l'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, nata nel 1947 con lo scopo di raccordare e organizzare le decine di migliaia di profughi – italiani autoctoni – provenienti dai territori della Venezia Giulia e Dalmazia e la Fondazione ECM organizza lunedì 10 febbraio alle 17,30, nella Sala Levi della Biblioteca Archimede l’iniziativa “Un villaggio per gli istriani – Le case rosse di Torino” e la mostra “L’Istria, l’Italia, il mondo - storia di un esodo: istriani, fiumani e dalmati a Torino” curata dallo storico e docente universitario Enrico Miletto.
Settimo quindi non dimentica affatto il "Giorno del Ricordo", ma il patrocinio lo concede a chi gli pare con buona pace del Comitato 10 febbraio che comunque non si arrende e per voce del suo responsabile provinciale Matteo Rossino, promette «al di là di ripicche e prese di posizione, come sempre anche a Settimo ricorderemo i martiri delle foibe e l'esodo. In un crescendo di giustificazionismi e negazionismi, noi portiamo avanti la fiaccola della verità, portiamo luce dove qualcuno vuole tenere l’ombra. Se la sinistra pensa di poter riscrivere nuovamente la storia distorcendo la realtàsi sbaglia di grosso, ci troveranno sempre pronti a ricordare chi venne ucciso o cacciato dalle proprie terre solo perché italiano».