Gio, 13 Feb, 2025

Dolore e silenzio al falshmob per Cinzia D'Aries, la donna uccisa dal marito nella notte tra sabato e domenica

Nessun applauso agli interventi. Solo silenzio e dolore ieri sera, lunedì 10 febbraio, al flashmob, voluto dal Comune  cui hanno aderito tanti cittadini per dire ancora una volta, e forse, purtroppo, non sarà neppure l'ultima, “Stop ai femminicidi" e "No" a ogni tipo di violenza verso le donne", dopo la tragica morte di Cinzia D'Aries, accoltellata alla schiena e al petto nella notte tra sabato e domenica, dopo la lite con il marito Pietro Quartuccio, 56 anni, invalido, che subito dopo ha tentato, senza successo, il suicidio ingerendo dei farmaci.

Tante persone, ieri sera, forse più di 200, hanno accolto l'invito del sindaco Fabio Giulivi, ritrovandosi sotto la palazzina di via Gozzano 3 doove si è consumato il dramma. Tra quelle mura domestiche che dovrebbero proteggere  e che invece sono state il teatro di un dramma senza fine, per mano di un uomo che Cinzia avrebbe dovuto amarla. Tra i tanti presenti anche rappresentantanti della Città metropolitana, della Regione e dei sindacati , don Gianni,  parroco della chiesa di San Francesco e rappresentanti della comunità ortodossa.  Tutti in silenzio con il dolore nel cuore e una gran voglia di urlare che così non si può più davvero andare avanti. Che le istituzioni devono fare qualcosa in più e più in fretta perchè "D'amore non si può morire"  e non "E' più tempo di stare in silenzio". Servono risposte e servono subito.  Serve una cultura del rispetto.

«Quello che vogliamo dare questa sera è un segnale chiaro di unione per Cinzia e per tutte le donne vittime di violenza. Nel nostro piccolo, ogni donna deve essere aiutata a denunciare le violenze a partire dalle amicizie, dal vicinato e il cambiamento deve essere radicale nella nostra cultura per fermare e contrastare i femminicidi. I mezzi necessari ci sono. Qui a Venaria ci sono stati tre femminicidi e bisogna riflettere molto su questo» ha detto il sindaco che fin da subito aveva espresso la sua vicinanza ai famigliari. 

Poi, solo un profondo silenzio per Cinzia, espresso con grande commozione e dolore anche dalla sorella della donna che quasi in lacrime, ha chiesto di non voler rilasciare alcuna dichiarazione.

Cinzia poteva essere salvata? La risposta è affermativa, secondo i vicini «il marito aveva problemi psichici e qualcuno ha detto che lei non aveva chiesto aiuto. Lo aveva fatto. Aveva chiesto che venisse ricoverato in qualche struttura adeguata, ma questo aiuto non era arrivato. Lei non si meritava tutto questo, perchè era una donna dolcissima».

 

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