Gio, 14 Nov, 2024

A 30 anni dall'alluvione Venaria fa memoria di quei tragici e venti ma con uno sguardo al futuro. Prevenzione innanzitutto

A 30 anni dall'alluvione Venaria fa memoria di quei tragici e venti ma con uno sguardo al futuro. Prevenzione innanzitutto

Sono passati 30 anni dall’alluvione che ha colpito il Piemonte e tra le diverse città anche Venaria. Il fiume Ceronda era straripato tanto da allagare le cantine delle case del centro storico, causando danni alle abitazioni, alle aziende presenti sul territorio e nel Parco La Mandria.

Il 5 novembre del 1994 gli abitanti hanno vissuto nel dramma: l’erosione delle fondamenta della palazzina di via Cavallo all’incrocio con viale Roma ha causato il crollo dell’ala verso il fiume Ceronda. Nessuno può dimenticare quei giorni segnati dal suono delle sirene dei soccorsi e della Protezione Civile che con il piano di emergenza messo in atto in tempo avevano portato in salvo i residenti. Tra le cronache di quei giorni è vivo il ricordo dei venariesi: 80 persone tratte in salvo, tra cui una scolaresca in gita nel parco La Mandria, recuperati dall’arrivo d’urgenza di due mezzi anfibi dei vigili del fuoco di Pavia e Piacenza.

L'ingegner Natale Inzaghi, all'epoca Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, ricorda quel evento «nella notte tra sabato 5 e domenica 6, le zone colpite dagli eventi alluvionali erano numerose: Venaria Reale e zone limitrofe. Questa è la zona dove da subito si è manifestato l’evento con una certa gravità, per l’ingrossamento del torrente Ceronda. Il torrente, abbattutosi con furia sull’abitato e sulle zone circostanti, ha causato moltissimi danni ad abitazioni, a strutture industriali e ad infrastrutture. Il danno maggiore è costituito indubbiamente dal crollo di un’ala di un caseggiato di Viale Carlo Emanuele, perché troppo vicino al torrente che aveva eroso l’argine proprio nel punto dove affondavano le fondamenta dello stabile, tanto da minarne la stabilità. Non si sono avute vittime perché fortunatamente era già stato evacuato, nel primissimo pomeriggio, dei suoi abitanti: cinquanta famiglie residenti. Altre trenta famiglie residenti in villette di via Stefanat, altra zona isolata dalla piena del Ceronda, sono state evacuate dai nostri mezzi anfibi. Tutti i ponti sono stati chiusi al transito. Industrie come la “Icove”, la “Insid”, “Ica Alimentari”, la “Utimac” e molte altre ancora, hanno subito ingentissimi danni sia nelle strutture che nei macchinari, tanto da essere in forse il loro futuro. Anche il complesso del Parco Regionale de “La Mandria” ha subito danni. Alcuni dei ponti che collegano il parco con il Comune di Venaria sono stati seriamente danneggiati».

Per ricordare quel tragico avvenimento il Comune ha organizzato un appuntamento per la cittadinanza a ingresso libero e gratuito, oggi, mercoledì 13 novembre, dalle 20.,30, al Supercinema Multisala (piazza Vittorio Veneto 5) dal titolo  "1994-2024: a trent'anni dall'alluvione - Memoria e Prevenzione", patrocinato dalla Regione Piemonte e in  collaborazione con la Pro Loco Altessano - Venaria Reale APSFondazione Via Maestra. Un momento di riflessione e ricordo di quanto avvenuto anche a Venaria Reale nel novembre del 1994 ma con uno sguardo al futuro.  Durante la serata interverranno i protagonisti di quel periodo: amministratori, associazioni, tecnici e giornalisti.

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