L'inverno si avvicina a grandi passi e le malattie da raffreddamento sono in agguato. L'assunzione di vitamina C può offrire un valido aiuto.
Previene e cura influenza ed altri malattie
L'assunzione di acido ascorbico rinforza le difese immunitarie e protegge dalle malattie delle vie aeree. Ai giusti dosaggi, la vitamina C concorre così non solo a prevenire raffreddore, mal di gola, bronchite e influenza, ma persino a evitare malattie respiratorie più serie, come la polmonite. Quando già contratti, l'acido ascorbico è in grado di ridurre severità e durata dei sintomi dei mali di stagione. Gli effetti immunostimolanti, antivirali e antibatterici della vitamina C contribuiscono inoltre a proteggere dalle infezioni in genere, tra cui cistiti, epatite virale, gastriti e ulcere provocate da Helicobacter pylori.
Aiuta a difendersi dal cancro
Poiché agisce da antiossidante e contemporaneamente rinforza la risposta immunitaria, la vitamina C risulta utile nella prevenzione del cancro. Una dieta ricca di vitamina C si associa a un rischio inferiore di tumore alla prostata e di cancro all'esofago, ma l'azione benefica dell'acido ascorbico è stata documentata anche nei confronti di altre neoplasie, come il cancro al polmone e il melanoma.
Contrasta la stanchezza
La vitamina C è un antiastenico naturale, ancor più prezioso quando il sovraffaticamento è indotto da stress cronico. L'acido ascorbico infatti è necessario per il buon funzionamento delle ghiandole surrenali e per la loro produzione di adrenalina, il principale ormone coinvolto nella risposta dell'organismo alle pressioni e alle sollecitazioni stressogene esterne. L'assunzione di acido ascorbico è utile per restituire energie anche in caso di debolezza causata o acuita da anemia, dal momento che la vitamina C facilita l'assorbimento del ferro.
Mantiene la pelle giovane
Il contributo dell'acido ascorbico è importante per conservare la compattezza della pelle e rallentare la comparsa delle rughe. La vitamina C partecipa infatti alla sintesi del collagene, la proteina fibrosa che costituisce la struttura portante del tessuto connettivo e che conferisce solidità ed elasticità alla cute.
Rinforza le articolazioni
Proprio in quanto cofattore di enzimi nella sintesi del collagene, la vitamina C sostiene il trofismo delle cartilagini e può contrastare e rallentare disturbi infiammatori e degenerativi a carico delle articolazioni, come l'osteoartrite o artrosi. La vitamina C contribuisce a regolare i livelli circolanti di istamina, sostanza infiammatoria che, se presente in concentrazioni superiori alla norma, è responsabile della comparsa di sintomi allergici quali rinite, orticaria e altri disturbi. L'utilizzo di integratori di vitamina C è valido sia in prevenzione sia nelle fasi acute delle manifestazioni di iperreattività immunitaria, come le allergie ai pollini.
Riduce colesterolo e trigliceridi
Un'altra caratteristica importante della vitamina C è la sua capacità di agire sul profilo lipidico: questo micronutriente concorre ad abbassare i livelli del colesterolo cattivo LDL, innalzare il colesterolo buono HDL e contemporaneamente ridurre i trigliceridi. Tali effetti, insieme alla capacità dell'acido ascorbico di migliorare tenuta ed elasticità dei vasi sanguigni e alla sua azione antiossidante, rendono la vitamina C un rimedio naturale protettivo della salute cardiovascolare, come hanno evidenziato anche specifici studi epidemiologici sulla riduzione del rischio di coronaropatie.
Il dosaggio di vitamina C
I livelli di assunzione giornalieri raccomandati (LARN) fissano la quantità di vitamina C in 105 milligrammi al giorno per gli uomini e 85 per le donne, dosaggio che tuttavia io e molti esperti di nutrizione e giudichiamo largamente insufficiente. Per giunta, esistono fasi della vita e circostanze che richiedono al corpo un maggiore fabbisogno di vitamina C, come gravidanza e allattamento, periodi di forte stress o di convalescenza, l'abitudine al fumo. Inoltre, man mano che l'età avanza la capacità di assorbire questo nutriente diminuisce.
La prima fonte di acido ascorbico avviene tramite la dieta: arance, kiwi, fragole, frutti di bosco, peperoni e broccoli sono tra i cibi più ricchi di vitamina C. Non sempre tuttavia l'apporto di vitamina C attraverso l'alimentazione è quello ottimale. Personalmente consiglio di affiancare l'utilizzo di integratori di vitamina C come minimo nel periodo che va da ottobre a marzo, per la prevenzione delle malattie invernali, optando per un dosaggio di acido ascorbico di almeno 500 milligrammi al giorno.
Nelle fasi acute di raffreddore e influenza e nelle allergie in atto la posologia di vitamina C viene aumentata fino a 1.000 - 3.000 milligrammi al giorno e, se si seguono i canoni della medicina ortomolecolare di Linus Pauling, anche oltre.
Vitamina C: controindicazioni ed effetti collaterali
La vitamina C è un rimedio naturale sicuro e normalmente ben tollerato. Solo a dosaggi molto alti, l'assunzione di acido ascorbico può provocare innanzitutto disturbi intestinali e pseudo cistite, sebbene in genere di modesta entità, e altre reazioni indesiderate. Per ciò che riguarda le interazioni farmacologiche della vitamina C, è richiesta qualche attenzione se si è in terapia con farmaci anticoagulanti, in particolare il warfarin (conosciuto con il nome commerciale di Coumadin), di cui l'acido ascorbico potrebbe ridurre l'efficacia.