In occasione dell’approvazione del Piano Triennale della Cultura 2025–2027, il Consiglio regionale del Piemonte ha votato un ordine del giorno che punta a rafforzare in modo significativo le politiche per la promozione della lettura. A presentarlo sono state Laura Pompeo (PD) e Alice Ravinale (AVS).
L’obiettivo dichiarato è ambizioso: fare del Piemonte una regione “che legge”, rafforzando il ruolo delle biblioteche e delle librerie non solo come luoghi di servizio, ma come presìdi culturali e sociali diffusi sul territorio.
Laura Pompeo (PD)
«Con questo atto – spiegano Pompeo e Ravinale – chiediamo alla Giunta regionale di sviluppare un Patto regionale per la lettura che coinvolga tutti gli attori del territorio: biblioteche, librerie, scuole, istituzioni culturali come il Salone del Libro e il Circolo dei Lettori, associazioni e amministrazioni locali». Un modello ispirato alle esperienze già avviate in regioni come Veneto, Toscana e Umbria, con l’obiettivo di creare una governance condivisa e stabile, fondata su programmazione, risorse adeguate e reti territoriali attive.
L'odg approvato mira anche a sostenere i sistemi bibliotecari con finanziamenti strutturali, a valorizzare le librerie indipendenti come luoghi di aggregazione, a integrare le librerie nell’offerta culturale pubblica, e a sviluppare nuove proposte dedicate a fasce specifiche di utenza, in particolare bambini, adolescenti e anziani.
«È fondamentale non disperdere il lavoro fatto nei primi anni di vita con progetti come Nati per leggere – ha aggiunto Pompeo –. Vogliamo proseguire l’educazione alla lettura anche durante l’adolescenza, momento decisivo per lo sviluppo di competenze personali e sociali. Per questo chiediamo di estendere il buono libro anche agli studenti delle scuole secondarie di primo grado».
Tra le misure concrete proposte, anche il potenziamento del programma “Buono da leggere”, spendibile in libreria, e voucher per le famiglie, a sostegno dell’acquisto di libri per i più giovani.
«Riconosciamo nella lettura – concludono Pompeo e Ravinale – un valore strategico per lo sviluppo civile ed economico della nostra comunità. Per questo vogliamo una Regione capace di promuovere la lettura come strumento di coesione, crescita e cittadinanza attiva».