Dalle molteplici proprietà anche come medicinale e in cosmetica
Chiamata in botanica borrago officinalis, della famiglia delle boraginaceae è una pianta erbacea perenne che cresce allo stato selvatico in tutta l’Italia mediterranea, in particolare in Liguria e in Campania dove se ne fa un notevole utilizzo in cucina, è tuttavia presente anche nel nostro territorio, soprattutto nelle zone più fresche, tende a colonizzare molto velocemente, se ne trovate una piante nel vostro orto o giardino non rimarrà sola per molto.
Produce grosse foglie spesse e leggermente pelose, che si raccolgono a partire da aprile e per tutto il periodo estivo. È preziosa per le sue proprietà che le permettono di essere impiegata sia in cucina che per uso cosmetico e medicinale. La parte comunemente utilizzata della borragine sono le sue foglie, che ricordano nel sapore il cetriolo e che si usano preferibilmente cotte, lessate e ripassate in padella (per esempio con aglio, olio e acciughe), ma anche in stuzzicanti frittate. Le foglie possono anche essere cotte al vapore, oppure utilizzate per zuppe e minestre.
Fondamentale poi è il suo uso per fare ripieni. Specialmente in Liguria, dove può unirsi alle erbette e in generale si usa come gli spinaci. Sono famosi in questa regione i ravioli di borragine e le foglie fritte .
Oltre le foglie, è possibile usare anche i fiori di borragine, di un bel colore blu: sono fiori eduli che possono dare colore a molti piatti estivi. I fiori possono anche essere essiccati per poi essere utilizzati in tè e tisane.
Ma la borragine è molto utilizzata anche in cucina, in particolare nella tradizione ligure, ad esempio come ripieno dei pansotti , dei quadrucci e della ben nota torta pasqualina . Spesso si utilizza anche per la preparazione dell’impasto delle lasagne. Si utilizza anche solo lessata in poca acqua e condita con olio, sia
per la preparazione di minestre o zuppe.
In medicina popolare si facevano infusi di fiori e foglie di borragine per combattere la tosse, le infiammazioni bronchiali e anche come diuretico. Molto importante contro l’invecchiamento delle pelle, la disidratazione, il cedimento dei tessuti e le unghie fragili è l’uso dell’olio di borragine che si ricava dalla prima spremitura a freddo dei semi.
In generale, il colore della frutta e degli ortaggi è un indizio importante per variare l’assunzione di sostanze preziose, proteggendo la salute e coprendo il fabbisogno di nutrimento del nostro organismo. Ogni colore (rosso, verde, bianco, giallo/arancio e blu/viola) corrisponde a sostanze specifiche, con energetico e alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento, al normale funzionamento del sistema nervoso e di quello muscolare.
L’acido folico o folato, invece, oltre a essere utile durante i primi mesi della gravidanza, contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento e alla normale funzione del sistema immunitario.
Curiosità
• Il suo nome deriva dal latino “burra” che significa lana grezza e sta a indicare la peluria che ricopre le foglie
• Nell’antichità era considerata una pianta in grado di allontanare la malinconia, presso i Greci e Romani era simbolo di coraggio
• Nel Medio Evo, Alberto Magno la definì “generatrice di buon sangue”
Una ricetta, già provata, i gnocchi di patate e borragine, conditi con burro e salvia
Ingredienti: 450 g patate rosse; 1 mazzetto borragine; 160 g farina 00; 1 uovo (medio); 1 pizzico noce moscata; 2 g sale fino
Per condire gli Gnocchi di patate e borragine: 50 g burro; 5 g salvia; 30 g Parmigiano Reggiano DOP
Preparazione
Cuocere le patate in acqua con la buccia. Nel frattempo lavare bene le foglie di borragine per togliere tutte le impurità, eliminare delicatamente il gambo e la nervatura. Sgrondarle e metterle in un tegame a fuoco basso, con coperchio e lasciarle appassire nel loro liquido per 10 minuti. Strizzarle, posarle sul tagliere e tritarle con la mezzaluna oppure frullarle con l’uovo come faccio io. Passare le patate sbucciate con lo schiacciapatate e raccoglierle sulla spianatoia con la farina, la noce moscata, il sale, le borragini e l’uovo. Impastare velocemente e cospargere la spianatoia con la semola per rendere l’impasto meno appiccicoso. Formare i classici rotolini, tagliare gli gnocchi e passarli sul rigagnocchi. Mettere al fuoco una pentola bassa e larga con l’acqua, quando bolle salare e buttare metà gnocchi. Raccoglierli appena salgono a galla e buttare l’altra metà (questo per una cottura uniforme di tutti gli gnocchi). In una padella sciogliere il burro, unire la salvia e mescolando fare insaporire gli gnocchi, aggiungere il parmigiano e servire decorando con i fiori della borragine.
E...buon appetito!