Lun, 24 Feb, 2025

Prime prove di primavera... La Edgeworthia chrysantha o "bastone di San Giuseppe" fiorisce già a fine gennaio inizio febbraio

Prime prove di primavera... La Edgeworthia chrysantha o "bastone di San Giuseppe" fiorisce già a fine gennaio inizio febbraio

La natura non si ferma mai, durante l'inverno, un apparente letargo che in realtà è un apparente riposo. Se osserviamo vedremo le gemme gonfiarsi, nuove foglioline affacciarsi, il miracolo della primavera è in preparazione.

Ci sono alcuni arbusti che fioriscono in modo precoce, a fine inverno, sotto i primi timidi raggi, ancor prima dello sviluppo del fogliame, Una di queste è la Edgeworthia chrysantha, famiglia delle Thymelaeaceae, chiamata anche
"bastone di San Giuseppe" o arbusto della carta. Gli arbusti di Edgeworthia sono coltivati per la loro fioritura, che avviene a fine gennaio inizio febbraio, prima che la pianta cominci a sviluppare il fogliame. Sono arbusti rustici, che possono sopportare inverni con temperature vicine ai -15°C; temono leggermente il caldo estivo, quindi, nonostante si possano accontentare dell'acqua delle piogge, in caso di calore elevato e scarse precipitazioni è consigliabile annaffiare abbondantemente.

Queste piante in natura vivono nel sottobosco, cosa che le rende adatte ad un clima fresco, con una buona umidità nel terreno. Da aprile fino a settembre è bene evitare che il terreno dissecchi completamente, annaffiando quando necessario. Temono il ristagno idrico e gli eccessi di annaffiature. All'arrivo dei primi freddi autunnali la pianta si spoglia, non necessitando di ulteriori irrigazioni.

L'Edgeworthia non è difficile da coltivare, nonostante il nome esotico e le origini asiatiche. Questa pianta infatti si adatta molto bene alla vita nei giardini in buona parte della penisola, soprattutto nel centro nord. Gli arbusti di Edgeworthia necessitano di terriccio specifico per acidofile, quindi temono l'eccessiva presenza di calcare nell'acqua delle annaffiature. Se coltivate in vaso necessitano di un periodico rinvaso, sostituendo tutto il terriccio esausto con un prodotto appositamente formulato per la coltivazione delle piante acidofile. Non necessitano di grandi cure, salvo qualche rara potatura a fine inverno, per rimuovere i rami danneggiati o con sviluppo eccessivamente lungo, che fuoriescono dalla naturale chioma della pianta.

Le Edgeworthia si coltivano in piena terra, visto che non temono il freddo invernale. Vista la particolare fioritura è consigliabile posizionare l'arbusto in una zona del giardino ben visibile, in modo da poterne godere appieno.

Di questo arbusto avevano un bellissimo esemplare nel giardino del Baulino a Caselle Torinese, fornitoci dal nostro prezioso giardiniere/scrittore/produttore di piante rare di ogni specie, Renato Ronco. Di lui come di molti altri ogni tanto ci arriva il ricordo e ci assale il dubbio: cosa ne sarà stato?

Era posizionato nella parte di giardino dedicata alle piante profumate, le aromatiche e le officinali, particolarmente apprezzate dagli ospiti della struttura. I suoi fiori profumati si aprono a mazzetti bianchi e gialli sui rami nudi, un autentico spettacolo.

Tempo che fu......

 

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