La sperimentazione delle visite ed esami in orario serale e nei fine settimana, avviata a fine febbraio dalla Regione Piemonte per abbattere le liste d’attesa e migliorare l’accesso alle cure, ha superato ogni aspettativa: in soli tre mesi sono state erogate oltre 65 mila prestazioni sanitarie.
A comunicarlo è il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Carlo Riva Vercellotti, che sottolinea con soddisfazione i risultati raggiunti: «Siamo orgogliosi del successo di un’iniziativa che ha dimostrato la sua efficacia. È la conferma della validità del progetto fortemente voluto dall’assessore Riboldi».
Il programma, pensato per rispondere alle criticità croniche del sistema sanitario in termini di tempi d’attesa, ha coinvolto le aziende sanitarie piemontesi e più di 5.000 professionisti, tra medici, infermieri e operatori.
«A chi ha cercato di screditare il progetto – prosegue – rispondiamo con i numeri e con l’impegno concreto di chi lavora ogni giorno per migliorare la sanità pubblica»
Un apprezzamento condiviso anche dal vicepresidente della Commissione Sanità, Davide Zappalà, che evidenzia il ruolo determinante del personale medico: «Un ringraziamento va a tutti i professionisti che hanno accettato la sfida, rispondendo alle richieste arrivate dall’Assessorato e dal Ministero. La sanità pubblica è un bene prezioso, da difendere e rafforzare, affinché sia davvero universale e inclusiva»
L'iniziativa ha ricevuto anche il plauso del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha definito il progetto piemontese un modello da seguire. Un segnale accolto con entusiasmo da Gianluca Godio, portavoce di FdI in Commissione Sanità: «Il riconoscimento della premier Meloni ci sprona ad andare avanti. L’assessore Riboldi ha dimostrato di avere visione e determinazione. Ora serve continuare con la stessa serietà per rispondere alle nuove sfide del sistema sanitario regionale».
L’obiettivo ora, spiegano dalla maggioranza, è rendere strutturale il servizio e proseguire il potenziamento del personale e delle infrastrutture sanitarie.