Mer, 1 Ott, 2025

Torino

Click day bonus Vesta, fondi esauriti in mezz’ora: bagarre e scontro in Consiglio regionale tra opposizioni e maggioranza

Clima teso ieri, martedì 23 settembre, in Consiglio regionale del Piemonte, dove si è consumato uno scontro acceso tra maggioranza e opposizioni attorno alla gestione del bonus Vesta, il contributo regionale destinato alle famiglie con figli tra 0 e 6 anni.

Al centro del dibattito il click day, scattato alla mezzanotte del 20 settembre, che, in meno di mezz’ora, ha "bruciato" i 10 milioni di euro messi a disposizione, accontentando circa 10mila famiglie a fronte di oltre 50mila domande. Una dinamica che ha sollevato numerose critiche dalle minoranze, convinte che il sistema si sia trasformato in una vera e propria “lotteria”, lasciando escluse la maggior parte delle famiglie interessate.

I gruppi di opposizione - Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra — hanno attaccato duramente l’assessore Maurizio Marrone, promotore della misura, assente in aula durante la discussione. «Un assessore di cartone» hanno denunciato i consiglieri, accusandolo di essersi sottratto al confronto e di aver creato una misura approssimativa che ha generato forte malcontento.

Non sono mancati momenti di tensione: cartelli esposti dai consiglieri hanno trasformato l’aula in un’arena simbolica. Da un lato le opposizioni con scritte di denuncia, dall’altro la maggioranza che ha rivendicato, con cartelli tricolore e la scritta “90%”, il fatto che la grande parte dei fondi sia andata a famiglie italiane del ceto medio. Un gesto che ha innescato ulteriori polemiche: per le opposizioni, infatti, quel “90%” non rappresenta un successo, bensì la quota di famiglie rimaste escluse dal beneficio.

Altro punto sollevato dai critici riguarda l’accessibilità: il sistema online ha penalizzato, secondo i consiglieri di minoranza, le famiglie meno attrezzate sul piano tecnologico o prive di una connessione veloce.

«Alle famiglie non servono aiuti spot - hanno sottolineato le opposizioni - ma misure strutturali in grado di rispondere ai bisogni del presente e del futuro. Su questa vicenda andremo a fondo, chiedendo che Marrone e il presidente Cirio vengano a riferire in aula».

La maggioranza ha ribadito la propria difesa, sottolineando la volontà di sostenere in via prioritaria i nuclei italiani di ceto medio, rivendicando la rapidità della misura e il numero significativo di famiglie raggiunte.

La polemica, intanto, resta aperta e promette nuovi capitoli, in attesa di chiarimenti ufficiali da parte dell’assessore e della giunta.

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