La mancata aderenza può comportare un peggioramento della quantità e qualità della vita
Il fattore di rischio occulto che rende inefficaci le terapie e aumenta la mortalità. Si tratta della mancata aderenza alla terapia prescritta, cioè il paziente non assume la terapia che gli è stata data dal medico o la assume solo parzialmente, compromettendone di fatto l’efficacia.
Tra le numerose cause rivestono un ruolo di primo piano le seguenti: l’età avanzata, i deficit cognitivi, visivi o uditivi, l’ansia e la depressione, il dover assumere molte terapia cronicamente, l’eccessiva frequenza delle somministrazioni, la mancata percezione dell’efficacia della terapia, gli effetti collaterali veri o presunti, la lettura (e sottolineatura) del foglietto illustrativo con la percezione di avere molti degli effetti collaterali descritti, la fiducia nel proprio medico di famiglia e la sua autorevolezza, l’inadeguata informazione sui benefici e rischi della terapia, la mancata chiarezza sulla durata della terapia, la bassa scolarità, il basso reddito, lo stato coniugale ed ultimo, ma sempre più rilevante, la compartecipazione alla spesa sanitaria.
È stato scientificamente dimostrato che i pazienti che assumono le terapie con regolarità (maggior aderenza) hanno una prognosi migliore. La mancata aderenza rappresenta pertanto un fattore di rischio occulto, spesso sottovalutato, che può comportare un peggioramento della qualità di vita e talvolta anche della quantità.
Un esempio: i farmaci topici, cioè quelli che si applicano direttamente sulla cute, non vengono utilizzati da circa il 30% dei pazienti e più della metà dei pazienti non li applica secondo le indicazioni del medico. Tra i farmaci più “abbandonati” dai pazienti ci sono i trattamenti per l’ASMA e la BPCO, come anche le compresse per abbassare i livelli di acido urico.
Per concludere, fidarsi del vostro medico di famiglia aumenta l’aderenza alla terapia e quindi migliora la qualità e la quantità di vita!