L'invecchiamento, lo sappiamo tutti, è un processo irreversibile influenzato da fattori ambientali, genetici e comportamentali.
E lo sapeva bene anche Dorian Gray che, guardando il ritratto di fronte a sé, affermò «se solo fosse il ritratto ad invecchiare al posto mio! Se fossi io a rimanere sempre giovane, e il ritratto ad invecchiare!». Ed in effetti Dorian riuscì a non invecchiare più. Ma questo è un romanzo, la realtà è diversa.
O forse no? Una recente ricerca internazionale durata molti anni e guidata dai ricercatori dell'Università di Padova, ha scoperto che l'attivazione del gene Mythos è in grado di fermare l'invecchiamento, riducendo lo stress ossidativo, il danneggiamento del DNA e facilitando la rimozione delle cellule danneggiate.
Molte patologie sono correlata ad una sua inattivazione. In termini pratici ciò potrebbe avere differenti ripercussioni cliniche future:
- terapia anti-invecchiamento e riduzione del rischio di andare incontro a malattie degenerative tipo Parkinson ed Alzheimer.
- Prevenzione delle principali patologie croniche infiammatorie, degenerative e metaboliche (ad esempio il diabete).
- Rigenerazione e riparazione tissutale
Forse nel prossimo futuro Mythos potrebbe avverare realmente il sogno di Dorian Gray e, perché no, quello di tutti noi!