Dal ferro battuto ai colori del vetro: il Piemonte scommette sul Liberty per incantare l’Europa con l'Art Nouveau

Torino rilancia la sua anima Liberty. Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, a firma di Roberto Ravello (FdI), per la valorizzazione dell’Art Nouveau piemontese, collegandola alla candidatura del capoluogo a Capitale Europea della Cultura 2033.
Non si tratta solo di un atto politico, ma di una dichiarazione d’amore per un’eredità artistica diffusa ovunque: dai palazzi eleganti di Torino alle ville sulle colline, dalle architetture dei borghi lacustri alle terme storiche. «Il Liberty è parte dell’identità culturale del Piemonte e un unicum nel panorama europeo» ha sottolineato Ravello, convinto che questo stile possa diventare un motore di attrazione turistica e culturale.
L’odg prevede anche il sostegno alla candidatura di Torino a “Capitale Unesco del Liberty” e un rafforzamento delle iniziative di promozione a livello nazionale e internazionale. L’obiettivo è far conoscere il Piemonte come una terra in cui il Liberty non è solo storia dell’arte, ma racconto vivo di un’epoca.
I numeri confermano la forza della scommessa: nel 2024 la regione ha registrato oltre 16,8 milioni di presenze turistiche. «Il turismo culturale è qualificato e identitario, e il Liberty – spiega Ravello – può essere un potente strumento di narrazione».
Per il vicepresidente di FdI, investire sul Liberty significa anche rigenerazione urbana, coesione sociale e sviluppo sostenibile. «È un progetto che unisce bellezza, memoria e visione – conclude – e con il voto unanime dell’Aula, il Piemonte ha dimostrato di crederci davvero».